Gerusalemme Sì a un nuovo insediamento
Arafat furioso Arafat furioso Gerusalemme Sì a un nuovo insediamento GERUSALEMME. La costruzione di 3500 alloggi per i palestinesi nel settore orientale di Gerusalemme è stata approvata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo stesso capo del governo ne ha dato notizia al sindaco della città, Ehud Olmert, col quale ha avuto un incontro ieri. Contrappeso al via libera per l'edilizia palestinese sarà il consenso del governo al piano per un nuovo grande insediamento ebraico a Har Homa, dove sorgeranno 6500 alloggi, come Netanyahu ha assicurato a Olmert. Ma le autorità palestinesi, nei giorni scorsi, avevano fatto sapere che avrebbero continuato a contestare il progetto di Har Homa anche se Israele avesse concesso la possibilità di realizzare nuove case per i palestinesi nei quartieri arabi di Gerusalemme. Da Bruxelles, ieri sera, il presidente palestinese Yasser Arafat ha ammonito: «Gli insediamenti ebrei a Gerusalemme Est costituiscono una minaccia per il processo di pace». Parlando con i giornalisti prima di una cena di lavoro con i capi della diplomazia dell'Unione Europea, Arafat ha ricordato che gli accordi di Oslo vietano ogni «alterazione demografica» nella parte araba di Gerusalemme. «Rabin e io avevamo deciso che non sarebbe stata aggiunta una casa». Contro l'insediamento di Har Homa, che si trova tra Betlemme e Tsur Bakher, nei territori autonomi, i palestinesi hanno organizzato per oggi una marcia di protesta. Il progetto, che sarà esaminato dal governo mercoledì, ha suscita to anche le preoccupazioni dell'Unione Europea. Gli ambasciatori di Olanda, Irlanda e Lussemburgo (la «troika» dell'Ue) hanno consegnato al ministero degli Esteri israeliano una nota per esprimere il timore che la decisione possa destabilizzare i fragili equilibri della regione. [Agi-Ansa] 1'
Persone citate: Arafat, Benjamin Netanyahu, Ehud Olmert, Homa, Netanyahu, Olmert, Rabin, Yasser Arafat
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