Droga libera bufera sul si del pds

Molte critiche anche per i documenti del congresso su embrioni e omosessuali Molte critiche anche per i documenti del congresso su embrioni e omosessuali Droga libera, brfew sul si del pds Polo e mondo cattolico all'attacco ROMA. Si accende la polemica sui tre ordini del giorno approvati dai delegati al congresso del pds, conclusosi domenica sera. Sì alla legalizzazione delle droghe leggere; sì a un'azione politica in favore dei diritti delle persone omosessuali; no alla tutela giuridica degli embrioni in quanto tali. «Bisogna far emergere - si legge nell'ordine del giorno sulle droghe leggere - la condizione della tossicodipendenza dalla clandestinità in cui è costretta dal regime protezionistico» ed è necessario che «siano superati i danni indotti dal regime di illegalità in cui si trova il consumo di droghe», sottraendo così i consumatori «ai poteri criminali che hanno fino ad oggi gestito il traffico di queste sostanze». A larghissima maggioranza è stato approvato il documento sulla necessità di un'azione politica «per l'affermazione dei diritti delle persone omosessuali contro ogni discriminazione». Infine l'ordine del giorno sugli embrioni. «Una legge che attribuisse all'embrione la stessa capacità giuridica della persona nata - si legge nell'odg del pds - aprirebbe un conflitto crudele e irrisolubile con le donne che sono le prime e insostituibili responsabili della tutela e protezione della vita umana». I commenti sono «fioriti» rapidi. «Vi è una cultura materialista, qualcuno l'ha definita giustamente "relativismo etico", che permane nella sinistra italiana perché ne è la cultura dominante», è il parere del presidente di An, Gianfranco Fini. II presidente del ppi Gerardo Bianco: «Il pds ha imboccato la strada dell'individualismo nichilisti ha dimostrato di avere delle posizioni completamente diverse dalle nostre su società e famiglia. E questo alla lunga non può non avere ripercussioni sul piano politico». La mozione che punta alla legalizzazione delle droghe leggere non piace affatto al responsabile del Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza), don Vinicio Albanesi, che la definisce, nella migliore delle ipotesi, «irresponsabile». E aggiunge: «Il problema delle droghe leggere non è sul versante della legalità o illegalità, ma su quello dei problemi che i ragazzi hanno. Il primo problema è quello del disagio, il secondo quello del consumo». Anche l'Osservatore Romano boccia il pds su droga e bioetica. «Malgrado il clima innovativo che voleva caratterizzare il congresso - scrive il quotidiano vaticano - sembra permanere nel pds una forte ideologizzazione di fondo». Così ha commentato il politologo Gianni Baget Bozzo: «Su tre punti fondamentali il pds ha agito come se l'intero mondo cattolico non esistesse. Dalla chiesa cattolica il centro si sta spostando ora al pds. E si tratta di un passaggio culturale del quale si cominciano a vedere le conseguenze». Il presidente dei senatori del ccd, Francesco D'Onofrio, si è detto «non stupito»: «L'impianto culturale di D'Alema resta infatti sostanzialmente laicomarxista e non di ispirazione cristiana». «Il pds - ha invece commentato il segretario del cdu, Rocco Buttiglione - segue l'itinerario degli altri partiti della sinistra europea e rinuncia a qualificarsi come partito della rivoluzione sociale per diventare invece partito della rivoluzione sessuale e del costume contro l'egemonia cattolica del nostro Paese». Il portavoce di Ri, Ernesto Stajano, ha espresso «notevoli perplessità, anche se da un punto di vista strettamente laico», sugli ordini del giorno approvati. «Riteniamo - ha detto - che ciò che è in potenza è in atto. Non ci possono quindi essere discriminazioni nei confronti dell'embrione o del feto». Il portavoce nazionale dei verdi, Luigi Manconi, giudica «grave, anzi gravissimo che D'Alema nella sua relazione al congresso del pds non abbia voluto dedicare alcunché all'ambiente». Il sottosegretario alla Giustizia, Franco Corleone, prende atto «con soddisfazione» del pronunciamento del pds a favore della legalizzazione delle droghe leggere. «La conferenza di Napoli sarà a questo punto un'eccezionale occasione per un confronto non ideologico sulle intelligenti politiche da realizzare sulle droghe», [r. r.] «Sono convinta di aver fatto bene Sono ormai finiti i tempi in cui i partiti dettavano legge al governo» «Sugli stupefacenti lo scontro politico continua a fare danni E' una caratteristica tutta italiana» 1 DOCUMENT! \ NEL MIRINO Documento sulla liberalizzazione delle droghe leggere: «Bisogna far emergere la domanda di cura, quindi la stessa condizione di tossicodipendenza, dalla clandestinità in cui è costretta dal regime proibizionistico». Ordine del giorno contro le discriminazioni omosessuali. Indica la necessità di «presentare e sostenere una legge contro ogni tipo di discriminazione basata sull'orientamento sessuale, anche integrando la legge Mancino contro il razzismo e lo statuto dei lavoratori». Ordine del giorno che nega tutela giuridica all'embrione «Una legge che attribuisse all'embrione la stessa capacità giuridica della persona nata, aprirebbe un conflitto crudele e irrisolubile con le donne che sono le prime e insostituibili responsabili della tutela e protezione della vita umana». stessa capacità gge nell'odg del le e irrisolubile nsostituibili redella vita umaVi è una cultura ta giustamente ella sinistra itante», è il parere i. nco: «Il pds ha smo nichilisti ti. «Riin attoni nei Il pgiudicsua rededicaalla Gsoddisdella lrenza occasitelligepo' laL'ordiconcluaprireto. Coanche sto unsto temA sesencon Nella foto grande il ministro per la Solidarietà sociale Livia Turco A destra Gerardo Bianco e il sottosegretario alla Giustizia, Corleone

Luoghi citati: Napoli, Roma