« D'Alema come Mussolini »
H « D'Alema come Mussolini » Taradash: occupa il campo opposto IL «RADICALE» DI FORZA ITALIA H ROMA 0 visto che qualcuno ha paragonato il segretario del pds a Craxi, ma il paragone giusto è con Mussolini, che prima fa il direttore dell'ovanti/ e poi il direttore del Popolo d'Italia, che cambia disinvoltamente bandiera, senza cambiare veramente la sua cultura. E perciò sono ulcerato per l'atteggiamento supino che il Polo ha nei confronti di D'Alema. Fossi stato in Berlusconi non sarei nemmeno andato a sentirlo». Marco Taradash, deputato forzitalista, non crede alla «svolta liberale» del leader della Quercia. Taradash, lei non è convinto, eppure D'Alema ha compiuto uno «strappo» enorme con la tradizione di Botteghe Oscure. «Non c'è dubbio, se si guarda ai contenuti del suo intervento si re- gistra una svolta molto importante. D'Alema prende atto della realtà, capisce che le politiche socialdemocratiche hanno fallito, comprende che se vuole conquistare un ruolo centrale deve porsi tra Confindustria e sindacati. E' un'operazione intelligente e spregiudicata ma anche, per la cultura politica che la esprime, di una pericolosità straordinaria». In che senso? «Perché D'Alema, nel momento in cui sposa le tesi di quella che fino a poco tempo fa chiamava spregiativamente destra, non fa nes¬ sun riconoscimento delle ragioni di chi quelle cose le ha sempre dette. Anzi, si mette ad impartire lezioni di comportamento liberista a coloro che liberisti sono sempre stati, facendoli passare come personaggi indegni di quella cultura. E questa è l'ennesima versione del machiavellismo e dell'egemonismo del pds: la sua è una mera operazione di potere. Sì, quello che inquieta è l'affermazione della volontà di potenza del leader della Quercia. Il suo non è assolutamente un progetto di libertà e di giustizia». Eppure Berlusconi ha commentato positivamente le parole del segretario del pds. «Già, per quello che sta succedendo nel Polo mi viene in mente un paragone: D'Alema è come uno che si infila un passamontagna e ruba tutti i tuoi fucili, e tu, invece di pensare a riarmarti da qualche altra parte, dici: "Guarda che bei fucili che ha"». Ma secondo lei che dovrebbe fare Berlusconi? «Rilanciare immediatamente la polemica sul tempo perduto: se tre anni fa pds e sindacato, allora uniti, avessero consentito a Berlusconi di fare la riforma delle pensioni, noi saremmo più vicini all'unione monetaria». E invece il Polo non sta reagendo in questo modo... «Già, il rischio del Polo è quello di incoronare D'Alema re della politica e Violante re dell'etica politica. Sembra quasi che il Polo soffra di un complesso di inferiorità. Non abbiamo fiducia in noi stessi, abbiamo introiettato il sarcasmo che i pidiessini hanno fatto sul nostro conto, non riusciamo a rilanciare le nostre ragioni. D'Alema ha capito che per sconfiggere la destra bisogna cambiare la sinistra, e noi dovremmo capire che per battere la sinistra dobbiamo mutare la destra. Invece di nutrire il Polo di cultura liberaldemocratica crediamo di essere diventati bravi perché ci siamo messi anche noi a fare giochi di palazzo, tattiche parlamentari. Ma su quel terreno D'Alema è infinitamente più abile». Insomma, Taradash, sembra che lei ce l'abbia non solo con D'Alema ma anche e soprattutto con il Polo. «Eh, il male italiano è che nel nostro Paese, dal 1861, non c'è mai stata l'opposizione. D'Alema lo ha capito e conta proprio su questo per mandare in porto i suoi progetti». Maria Teresa Meli Marco Taradash
Luoghi citati: Roma
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- I Panatta di scena a Sanremo Claudio brilla, Adriano fatica
- Un nuovo premio
- Totti nemmeno convocato, Bobo Ú in dubbio
- Via gli osservatori Cee Ora la Bosnia esplode
- Trap: «Totti? Spero in un miracolo»
- Una giornata di tensione
- Due ex-condannati banchettano a Sanremo
- Mujib Rahman in trionfo a Dacca "Nessun legame con il Pakistan,,
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Tre domande a Capanna
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Matrimonio in chiesa per una leader torinese dei transessuali
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy