Una «task force» anticrollo di Ugo Bertone

Una «task force» anticrollo Una «task force» anticrollo WASHINGTON. E' a tutti gli effetti un «consiglio di guerra», pronto a reagire ai primi segni di un possibile «crack» di Borsa. Nelle ultime settimane - in risposta al volo dell'indice Dow Jones oltre quota 7000 ed alla marcia apparentemente inarrestabile delle quotazioni azionarie - ha dedicato sempre maggiore attenzione a svariati scenari di crisi. E' la «task force» finanziaria che vigila sui mercati, pronta a far scattare contromisure e strategie di salvataggio nell'eventualità di un crollo improvviso. I membri permanenti del «gruppo di lavoro» sono quattro: il segretario al Tesoro, Robert Rubin, che in caso di emergenza sarebbe responsabile de) coordinamento; il presidente della Federai Reserve, Alan Greenspan; i «numeri uno» della «Security exchange commission» (Sec, la Consob americana) Arthur Levitt e della «Commodity futures trading commission» Brooksley Born. Attorno a loro, ruotano i rappresentanti di una serie di agenzie governative, enti di vigilanza, esperti. Walsh - speravo di vender la mia quota del 40% in un bel giacimento da 2-3 milioni di once e di ritirarmi ai Caraibi». E invece no. Busang diventa un affare planetario, che richiede tecnologie e investimenti per almeno un miliardo e mezzo di dollari; un business politico su cui piombano generali indonesiani, affaristi del posto come Jusuf Merukh, il barone del legname Muhammad Bob Hasan, compagno di golf di Suharto, eppoi i colossi Usa, canadesi e australiani decisi a recuperare il ter¬ Ugo Bertone

Persone citate: Alan Greenspan, Arthur Levitt, Born, Jusuf Merukh, Robert Rubin, Suharto, Walsh

Luoghi citati: Washington