Rogo omicida alla festa del guru di Fabio Galvano

Le fiamme e la calca dei fuggiaschi fanno strage fra le capanne dei pellegrini Le fiamme e la calca dei fuggiaschi fanno strage fra le capanne dei pellegrini Rogo omicida alla festa del guru India, oltre 120 morti in Orissa LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sono almeno 120 le vittime ma un primo bilancio parlava di 200 e il numero definitivo potrebbe anche risalire - di un improvviso incendio divampato ieri a Baripada, città indiana nello Stato orientale di Orissa, nelle capanne di paglia che ospitavano migliaia di pellegrini raccoltisi come ogni anno per una festività hindu. I feriti sono almeno 165 - in un primo tempo si era detto 500 e alcuni di essi versano in gravi condizioni. L'incendio, sottolinea l'agenzia giornalistica Pti, è il più grave in India da quando 425 persone - per lo più scolari - morirono nel dicembre 1995 durante una premiazione scolastica nella città di Dabwali. Le cause della tragedia sono incerte, ma non ci vuole molta fantasia: forse un corto circuito, come dicono le notizie che rimbalzano dall'India, o l'esplosione di una bombola di gas nelle primitive e affollate cucine. Poi le fiamme, alimentate da un forte vento, hanno distrutto in pochi minuti il piccolo villaggio di paglia eretto per ospitare i 12 mila hindu. Non c'è stato scampo che nella fuga, poiché le due autopompe cittadine, subito accorse, si sono dimostrate inadeguate. Molte delle vittime non sono morte fra le fiamme, ha precisato il ministro degli interni di Orissa, Sanjeeb Hota, ma schiacciate nella calca di quella fuga precipitosa. I pellegrini erano accorsi giovedì scorso, come fanno ogni anno da 46 anni, per ricordare lo swami Nigamananda, un leader spirituale hindu Centinaia di feriti tra i fedeli hindu che celebravano un santone defunto Un'immagine di fedeli hindu a una celebrazione affollata quanto quella tragica di Baripada morto da molto tempo ma tuttora venerato per la sua saggezza. I suoi seguaci, in gran parte poveri contadini provenienti soprattutto dall'India orientale, pregano e gli chiedono benedizione e consiglio, radunati su una radura presso il villaggio di Madhuban che è alla periferia di Baripada. La festività dura alcuni giorni: per questo gli organizzatori allestiscono ogni volta, attorno a un capannone centrale usato per le preghiere e per la ristorazione, una serie di capanne di paglia. Le fiamme sono divampate quando erano, in India, le tre del pomeriggio. Molti dei pellegrini stavano facendo la siesta, per ritemprare le forze messe a dura prova dal caldo e dal vento umido. Forse anche per questo la reazione al primo focolaio non è stata pronta ed efficace. Comunque, ha ammesso Sanjeeb Hota, c'erano soltanto due uscite da quall'accampamento improvvisato. Molti dei morti, soffocati dal fumo o calpestati, sono stati ridotti a cadaveri carbonizzati e irriconoscibili. Il conteggio finale delle vittime e la loro identificazione, ha spiegato il direttore della polizia locale, A.B. Tripathy, è reso difficile dal fatto che non esistono elenchi dei partecipanti; ma anche dalla possibilità, per ora solo ipotizzata, che alcuni dei pellegrini ab¬ biano portato via i loro morti. I feriti sono stati tutti ricoverati all'ospedale locale, dove ai medici di Baripada se ne sono aggiunti altri provenienti dalla regione circostante. Ieri sera c'erano 43 sanitari in azione; e specialisti nel trattamento delle ustioni più gravi erano in arrivo dalla capitale Bhubaneshwar, distante circa 220 chilometri, da Cuttack, 175 chilometri a Sud, e da Calcutta, situata 175 chilometri a Nord-Est. Un aereo militare ha paracadutato farmaci e attrezzature mediche. Le migliaia di pellegrini, che nel villaggio della preghiera erano rigorosamente divisi, uomini da una parte, donne e bambini dall'altra, sono ora ospitati in una tendopoli improvvisata dall'esercito. Il premier dello Stato di Orissa, forse per prevenire disordini fra quella moltitudine di poveretti, ha promesso risarcimenti che per i livelli indiani non sono trascurabili: 25 mila rupie (circa 1 milione 200 mila lire) per i familiari delle vittime; e 10 mila rupie (quasi mezzo milione) per i feriti gravi. Ha anche aperto un'inchiesta: come se le cause e gli effetti della tragedia di Baripada, a cui manca solo il corollario di un bilancio finale, non fossero già abbastanza evidenti Fabio Galvano Occuperà il seggio che gli spetta per legge

Persone citate: Hota

Luoghi citati: Calcutta, India, Londra