«Rifkind l'ebreo», lite Londra-Bonn

Sulla «Frankfurter Sulla «Frankfurter «Rifkind l'ebreo», lite Londra-Bonn LONDRA. Bufera del «politically correct» sull'Europa di Maastricht a causa di una bagarre esplosa tra Londra e Bonn a causa della qualifica di «ebreo» data al ministro degli Esteri britannico Malcolm Rifkind dal giornale tedesco «Frankfurter Allgemeine Zeitung», vicino al governo del cancelliere Kohl. Ai Comuni, il governo conservatore e l'opposizione laburista e liberaldemocratica, così come il giornale conservatore «Daily Telegraph» e il tabloid «Daily Express», hanno esortato il premier Major ad inoltrare una nota di protesta per «l'insulto recato al capo del Foreign Office e alla Gran Bretagna»». Ma l'autrice dell'articolo incriminato, la 28enne Michaela Wiegel, ha replicato duramente: «E' per caso un insulto in inglese chiamare qualcuno un ebreo? - ha chiesto polemicamente la giornalista -. Mi mortifica pensare che qualcuno possa aver interpretato le mie parole in questo modo». La Wiegel si era riferita alla religione della famiglia di Rifkind, che lasciò la natale Lituania nel 1899, in un articolo dedicato all'intervento antieuropeista svolto questa settimana dal capo del Foreign Office all'istituto Konrad Adenauer di Bonn: «Come se non fosse stato completamente convinto dalle proprie parole, l'ebreo Rifkind ha concluso con una citazione in tedesco di Martin Lutero: "Qui mi trovo, non posso fare altrimenti"». La giornalista sostiene di avere solo cercato di «sottolineare come fosse sorprendente che un ebreo citasse il massimo leader della riforma protestante tedesca». Ma per Sir Ivan Lawrence, deputato «tory» e membro del Consiglio degli ebrei britannici, «i tedeschi dovrebbero scusarsi: questo stupefacente attacco alimenta le più cupe previsioni circa l'unione politica con la Germania». [AdnKronos]

Persone citate: Ivan Lawrence, Kohl, Malcolm Rifkind, Martin Lutero, Michaela Wiegel, Rifkind

Luoghi citati: Bonn, Europa, Germania, Gran Bretagna, Lituania, Londra