« Ritirati dalle scuole del Nord » di P. Cav.

A Voghera « Ritirati dalle scuole del Nord » Minacce e insulti a studentessa siciliana PORDENONE. Storia di Maria, diciassette anni, studentessa in un piccolo centro in provincia di Pordenone e innamorata di un giovane di colore. Un giorno, la ragazza si vede recapitare una lettera piena di insulti e minacce per le sue origini siciliane e il fidanzato. La famiglia prende tempo, da un lato c'è la volontà di minimizzare, dall'altro di non permettere soprusi. Alla fine parte la denuncia e i carabinieri indagano su quello che ha l'aria di un episodio di intolleranza, compiuto in nome della Lega Nord a Sacile, in Friuli (la lettera comincia e finisce con incitamenti alla Lega) ma a ben vedere è anche il frutto di rivalità (o solo antipatia) tra adolescenti. La ragazza, che abbiamo chiamato Maria, è iscritta al secondo anno dell'istituto magistrale Ferrante Aporti. La lettera, quattro pagine sgrammaticate di cui sarebbero autrici due anonime «compagne di classe leghiste», è stata scritta col normografo. Sul retro della busta, al posto del mittente, è indicato il nome del fidanzato italo-americano. La preside della scuola, Angela Dicidomine, vuole salvare la tradizione dell'istituto. «Io so - ha dichiarato - che in questa scuola non ci sono atteggiamenti leghisti spinti. La nostra è una scuola democratica e pluralista, dove spesso si è discusso di problematiche legate ai diversi razzismi e si sono affrontati i problemi posti dalla presenza degli extracomunitari». In altre parole, gli studenti della Ferrante Aporti non c'entrano. Eppure la lettera comincia così: «Indovina chi sono? Due tue compagne di classe leghiste, non ti sopportiamo più a nome di tutti. Noi siamo figli della Padania e non vogliamo più saperne della Terronia». E prosegue perentoria: «Ritirati dalle scuole del Nord, noi vogliamo persone della nostra casta sociale, non una povera terrona senza arte né parte. Ci dai fastidio». Seguono epiteti vari per lei e il suo ragazzo, definito «cigolò», proprio con la «c». In conclusione, «Viva la Lega Nord». Ora i carabinieri stanno cercaiirlo i responsabili. Lo «stile» noi; lascerebbe dubbi, si tratta di qualcuno della stessa scuola, malgrado l'opinione della preside. La Lega reagisce minimizzando queste-cose-non-andrebbero-neanche-commentate. «Chi ha scritto la lettera - afferma fon. friulano Rinaldo Bosco - o è un ragazzino sciocco o dimostra di non aver capito il progetto della Lega. E poi l'ho letto io dal palco di Venezia l'articolo dove sta scritto che consideriamo padano chi risiede da più di 5 anni ininterrotti nella Padania». [p. cav.]

Persone citate: Angela Dicidomine, Rinaldo Bosco

Luoghi citati: Friuli, Pordenone, Sacile, Venezia