LUZI AL CINEMA CORTEGGIA LA GARBO
LUZI AL CINEMA CORTEGGIA LA GARBO LUZI AL CINEMA CORTEGGIA LA GARBO SPERDUTE NEL BUIO Mario Luzi Rosellina Archinto pp. 192 L. 27.000 ARIO Luzi se n'era quasi dimenticato, fuori dalla Toscana nessuno lo sapeva. Ma per sette mesi, dall'autunno del '51 alla primavera del '52, il critico cinematografico della Nazione era stato lui. Quei brevi pezzi siglati M.L. sui western di serie americani e sulle storielle comiche di Rascel e Totò - solo qualche volta si poteva salire a King Vidor, Hitchcock, Orson Welles - erano scritti dal poeta dell'ermetismo, erede della più sofisticata tradizione letteraria italiana. C'è voluta l'ostinazione di una ricercatrice, Annamaria Murdocca, che ha tirato fuori a uno a uno gli articoli dai microfilm presso la Biblioteca Nazionale di Roma, per restituirti al lettore: con sorpresa, soprattutto, di chi li aveva scritti. «Sì - ci dice il poeta - io non ci pensavo proprio più. Oggi al cinema vado poco. Certo, riconosco che ancora oggi conta. Ma io...». E prima? «Prima era un'attrazione radicale: perché il cinema, in quanto coscienza artistica, è nato con noi, con la mia generazione. Per me era un vizio. Una giornata non si concludeva senza aver visto almeno una peUicola». SPERDUTE NEL BUIO Mario Luzi Rosellina Archinto pp. 192 L. 27.000 Ma ha avuto influenza sulla sua poesia? «Certamente. La presenza del cinema nel nostro orizzonte ha avuto una conseguenza nella connessione fra le cose, nella simultaneità degli avvenimenti; anche nella grammatica interna della scrittura. Certe immagini, certe sensazioni un po' mi vengono dalla civiltà moderna, ma un po' riflettono la visione cruda e curetta che mi ha dato il cinema. Penso a - rti film, come L'uomo di Aran, come Om¬ poesia? bre bianche. Sono film che riconducono a riflettere anche sul tuo particolare linguaggio». E per questo ha fatto il critico cinematografico? «No. Ho fatto questo esperimento, ma coatto. H direttore della Nazione allora era Sandro Volta, e insisteva. "Tu mi devi fare la critica dei film", ha martellato. Io allora facevo anche scuola, ero professore di liceo; per me la critica sul
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- Il Giro secondo Dezan
- L'assicurazione contro tutte le malattie degli operai
- Scendevano ad Alba da tutta la Langa per trovare la profumiera «squillo»
- Mosca e le "sorprese baltiche,,
- CUSTODIA ESTIVA
- Furlan dottore in fisica
- STAMPASERA
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Una vicenda allucinante scoperta in un istituto di Cortina
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- All'esordiente alto due metri Ú piaciuto il gioco di Rivera
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- Uccise per rapina l'amico e gettò il corpo in un tombino
- LA GUERRA e gli anglosassoni
- Niente lesioni sul cadavere del paziente
- L'incredibile e drammatica vicenda
- Confusa (e sfortunata) gara degli azzurri
- La solidarietà dei nostri lettori
- Schliemann genio bugiardo
- « Non siamo tutelati dallo Stato »
- Strage della funivia, scontro fra Italia e Usa
- Pippo Baudo: torno al mio primo umore
- Un sessantenne uccide l'amante: «Mi tradiva»
- Vincenzo Timpano, 24 anni (la prima vittimale l'indecifrabile figura di Lo Presti
- Il ritorno del Duce a Roma
- Bettega con la 131 polemiche a Biella
- La Figc sta già indagando sulle accuse di Auriemma
- L'orribile morte di due aviatori bloccati nella carlinga in fiamme
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy