NON SI VIVE DI SOLO NOVECENTO

NON SI VIVE DI SOLO NOVECENTO NON SI VIVE DI SOLO NOVECENTO «E 1 solo Teoe e d ua soa e, Jk la Sintesi. Ed è strage frenetica: ^^<^« il tempo a disposizione è stretto come un cappio, perché «quell'accidenti di Berlinguer», come lo chiama un professore, vuole i nuovi manuali già a primavera. C'è chi fa una «sgobbata feroce al computer», come Augusto Camera, di 75 anni, coautore di fortunati corsi per Zanichelli, e chi passa buona parte delle notti in bianco, come Antonio Brancati, nome di successo della Nuova Italia. Sembrano scolari al rush finale sotto esame. Bella idea, il Novecento e solo il Novecento all'ultimo anno. Inneggiano tutti. Solo Massimo L. Salvadori, un corso da Loescher, trova «artificiosa» la soluzione: meglio sarebbe per lui cominciare dagli Anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, quando scatta il fascio d'eventi che designa questo secolo, e cioè l'unificazione italiana e tedesca, la guerra civile americana e la rivoluzione Meiji in Giappone. In tal modo il Novecento gli apparirebbe più radicato, più motivato. Giusto comunque studiare a fondo il nostro tempo. Le conseguenze però sono terribili. Interi blocchi di storia precipitano, s'ammassano in valanghe che sospingono e schiacciano sempre più in basso altre epoche. Sfrattato dall'attuale triennio, il Medioevo viene insaccato nel biennio. «Un destino atroce secondo Gabriele De Rosa, autore di un apprezzato corso da Elemond-Minerva Italica -. Ho compattato questo periodo con ben poca convinzione, perché su di esso vengono ora ""N^j ADONO teste di generali, papi e imperatori, scompaiono do£B 1 cumenti, battaglie, trattati: SB una strage. Gli storiografi in flj questi giorni son tutti dei Ro- ÌH bespierre: tagliano, rammen- ■H i dano, riscrivono in nome di un «E 1 solo Terrore e di una sola Dea, Jk riconfermati i tanti pregiudizi riduttivi: mentre per noi italiani lì c'è un tesoro». La nuova periodizzazione ci penalizza: «Tutto passerà come nuvola breve - mormora sconsolato lo storico -. Creiamo nebulose». «Hanno distrutto la- storia medievale», lamenta un altro studioso Scipione Guarracino, autore di corsi da Bruno Mondadori, tanto appassionato di Erodoto da intitolargli una rivista di didattica della storia. Guarracino contesta, non cambia di una virgola la sua periodizzazione. E gli insegnanti come reagiscono? Claudio Altarocca CONTINUA A RAG. 3 PRIMA COLONNA

Persone citate: Antonio Brancati, Augusto Camera, Berlinguer, Bruno Mondadori, Claudio Altarocca, Gabriele De Rosa, Guarracino, Salvadori, Scipione Guarracino, Zanichelli

Luoghi citati: Giappone, Nuova Italia