Fauner e le frecce azzurre

Da oggi a Trondheim, in Norvegia, i Mondiali di sci nordico Da oggi a Trondheim, in Norvegia, i Mondiali di sci nordico Fauner e le frecce azzurre L'Italia del fondo a caccia d'oro TRONDHEIM DAL NOSTRO INVIATO Nel 997 il re vichingo Olav I Tryggvason, incantato dalla bellezza del luogo (e forse anche dalla posizione strategica per le scorrerie marittime dei suoi sudditi) decise di fondare una città all'imboccatura del fiume Nidelven, sulla punta di un fiordo maestoso. Ora Trondheim, che a suo tempo fu anche capitale di un regno che si estendeva per tutta la Scandinavia e oltre, festeggia mille anni. E lo fa organizzando i Mondiali di sci nordico, che qui è lo sport nazionale, invano insidiato dai successi calcistici della squadra del Rosemborg (che, eliminato il Milan, incontrerà il 5 marzo la Juve nei quarti di Champions League). E' l'ora della rivincita: i norvegesi hanno stravinto nello sci alpino a Sestriere, gli italiani cercheranno di restituire il colpo ai Mondiali di fondo. Mai una squadra azzurra, almeno sulla carta, è stata nel complesso così forte sia in campo maschile che in quello fem- minile. Qui, fra i boschi di Granasen, Fauner e Valhusa, Belmondo e Di Centa potrebbero salire sul podio in ogni gara, fare incetta di medaglie, anche d'oro. Sarebbe un dispetto terribile per i padroni di casa guidati dal grande Bjorn Daelhie e attaccati pure dai finlandesi e dal solitario kazako Smirnov. Ma è tutto in gioco. I campionati concederanno poco respiro: due soli giorni di riposo completo, sabato e mercoledì prossimo, riservati a salti e combinata. Un autentico tour de force che costringerà gli atleti a spendere molto in energie psicofisiche. Otto titoli individuali in palio, due nelle staffette. Per la prima volta, finalmente, la Fis ha imposto un controllo antidopig severo. Esame del sangue per 20 concorrenti estratti a sorte in ogni gara; non la poco attendibile punturina su un dito, ma un'analisi approfondita, capace si dice - di scoprire anche le alchimie più strane. C'è molta attesa, in questo senso; saranno confermati i valori espressi in questi anni? Le piste sono difficili, tecniche, lehammer. Ma questo non significa molto. Mi manca il senso della competizione». Se non fosse una bella ragazza con occhi da gattona, verrebbe di paragonare Manu ad Alberto Tomba. I guai, gli infortuni, un certo modo di brontolare. Ed infatti la Di Centa critica il calendario dei campionati: «Ci fanno lavorare come bestie, senza soste. Tanto è vero che gareggio oggi, STELLE CONTRO GARMISCH impegnative. La neve sembra essere veloce e compatta, umida. Cambia in continuazione e potrebbe creare problemi. Silvio Fauner che chiuse i Mondiali '95 a Thunder Bay con l'inattesa vittoria nella 50 km, appare nervoso, concentrato come un purosangue che deve affrontare una prova importante. Il Sissio, che aveva dovuto abbandonare le gare di Coppa in dicembre per la scomparsa del padre, aveva poi attraversato un comprensibile periodo d'appannamento. Ma ha vinto in gennaio le due preolimpiche di Nagano. Al campione si affianca un uomo relativamente nuovo, Fulvio Valbusa, detto Bubu, veronese, 28 anni da pochi giorni, ormai constantemente fra i migliori. Poi Maurizio Pozzi e Pietro Piller Cottrer, scelti da Sandro Vanoi che è una volpe, perché evidentemente danno più garanzie dei compagni in una 30 chilometri a pattinaggio. Oggi sono in palio 6 medaglie. Ordine di scuderia: salire sul podio. Cristiano Chiavegato 30 KM MASCHILE TECNICA UBERA Favorito: Smirnov (Kaz). Outsiders: Daehlie (Nor), Isometsa (Fin), Myllylae (Fin), Fauner (Ita), Valbusa (Ita). Italiani in gara: Fauner, Valbusa, Pozzi e Piller Cottrer Mondiale '95: 1. Smirnov (Kaz); 2. Daehlie (Nor); 3. Prokurorov (Rus). 15 KM FEMMINILE TECNICA LIBERA Favorita: Vialbe (Rus). i o), i tìtoli di oggi Outsiders: Belmondo (Ita), Di Centa (Ita), Egorova (Rus), Neumannova (Cec). Italiane in gara: Belmondo, Di Centa, Valbusa e Dal Sasso. Mondiale '95:1. Lazutina (Rus); 2. Vialbe (Rus); 3. Nybraaten (Nor).

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