Il Bar Sport confonde Vespa di Alessandra Comazzi

DopoFestival deludente e Baudo dice: «Pagatemi i diritti» DopoFestival deludente e Baudo dice: «Pagatemi i diritti» Il Bar Sport confonde Vespa GLI amici del Bar Sport alla fine si irritano, perché è molto peggio che al Bar Sport. Non si capisce niente, nemmeno che briscola c'è in gioco. Proprio non si sentono le parole degli avventori. Come se insieme fossero accesi cento juke-box, cantasse una corale alpina, lo zio con la fisarmonica imbracciasse la mazurka e risuonassero i trilli del flipper. Tutto in contemporanea. Così la prima serata del DopoFestival condotta da Bruno Vespa. Aveva ragione il coreano a Sanremo, un giornalista tanto specializzato quanto stupito: ma come, si chiedeva, uno che normalmente si occupa di politica, va lì nella tana del lupo a seguire la musica, ad analizzare le canzoni, a intervistare i cantanti? Noi ci esibiamo in questo e altro, caro signor coreano: per essere chiamati a fare qualcosa, nel rutilante mondo dello spettacolo ma non solo, la regola l'ha fatta intervistare da Occhetto e Scognamiglio. E intanto Baudo critica: forse non gongola, sul suo palcoscenico teatrale, ma critica. Dice che chiederà i diritti d'autore alla Rai, perché la formula del Festival è sempre la sua, con gli abbinamenti, la selezione dei giovani e il DopoFestival. A proposito del quale le sue parole non sono lievi (diciamo anche un po' rancorose?): «Fa pena: l'esordio è stato povero, triste, debole, senza vivacità e soprattutto non aveva il riverbero della serata appena conclusa. Era una commemorazione del Festival. Io l'anno scorso avevo Ambra ed era un'altra musica». Certo Ambra non sarà simpatica, ma almeno sapeva sempre in quale telecamera guardare, e non mostrava la chiostra dei denti soltanto quando si scopriva inquadrata. impone di fornire dimostrazioni certe di non saperla fare. Di non conoscere la materia, o almeno di essere specializzati in altro. E così Valeria Marini presenta, Elio e le Storie Tese commentano per iscritto, Bruno Vespa chiama a coorte interpreti vari, tra un pianoforte e un biliardo. Ma non arriva chi vorrebbe lui, i favoriti come Patty Pravo. Quelli non si muovono, forse .perché fiutano il caos, forse per risparmiarsi brutte figure. Vespa, oltre ad aver abboccato agli scherzi di Elio e Rocco Tanica come racconta Gramellini qui accanto, ha pure sbagliato svariati nomi, e li si sono aperte scuole di pensiero. Chi dice che l'ha fatto apposta, chi dice che proprio non gli sono venuti quelli giusti. Gli ospiti non sentivano le domande, sbagliavano le risposte, la Bionda rideva felice intorno all'uomo che per prepararla meglio al concetto di politica spettacolo Alessandra Comazzi

Luoghi citati: Sanremo