Adesso i poveracci stanno in città; di troppa onestà si muore

Adesso ipoveracci stanno in città; di troppa onestà si muore Adesso ipoveracci stanno in città; di troppa onestà si muore sto) bisognerebbe, per poter continuare ad essere e sentirsi onesti, vivere, come eremiti, su una montagna; oppure non avere particolari incarichi, ma essere, semplicemente, l'ultima ruota del carro (e anche così non si sa mai!). Luigi Della Rosa, Roma Niente paura di maghi e fattucchieri Il Codacons ha denunciato i teologi che hanno esaminato la statuina della Madonna di Civitavecchia. No comment. Ma, io chiedo: il Codacons ha paura dei maghi, dei cartomanti, dei fattucchieri e via imbrogliando? Mi sbaglio, o non risultano denunce del Codacons contro questa congrega di furbacchioni accovacciati sul groppone di milioni di ingenui? Lo sa il Codacons quanto «guadagna» il mago più scalcinato? Paura, ignoranza o incuria? Sergio De Paolis Sambuceto (Chieti) LA LETTERA DI O.d.B. erale fondata voro la presenza di quel noto ed emerito personaggio, inviato come osservatore dell'unico Partito che non partecipa ai lavori, ma dati i trascorsila me non basta. E a lei? Anche se sono un tecnico, cioè non un esperto in questioni di diritto - e questa è una grave colpa ma nemmeno un politico - e questo è un grande merito - voglio permettermi di dare un suggerimento ai diretti interessati, cioè ai magnifici 70 (o 60?): Se non volete che il vostro lavoro risulti inutile o sprecare così il denaro dei contribuenti, per prima cosa completate quell'affermazione con la quale prende inizio la nostra Costituzione... E' UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO... con l'aggiunta delle seguenti parole... E SUL RISPETTO DELLE LEGGI. In caso contrario questa Costituzione farà la misera fine dell'altra, resterà sulla carta e ci lascerà a sguazzare nel fango». Ed anche in quell'ottica, che ora va per la maggiore, cioè l'ingresso in Europa allo scopo di restarci, è proprio il rispetto delle leggi, sia delle nostre sia di quelle comunitarie che dobbiamo imparare. D'accordo, il cafone di turno esiste in ogni Paese, anche al di là della Alpi: là, però, è chiamato e trattato come tale e non come da noi furbo e dritto. Egregio signor Del Buono, e così finalmente questa sospirata bicamerale è partita! E, come sembra, è partita con il piede giusto, all'insegna del VOGLIAMOCI BENE. Come è dimostrato dalla facile e quasi unanime elezione del Presidente. Non posso che esserne compiaciuto, anche se - e mi auguro di sbagliare - non condivido la fiducia che vi si ripone quasi si trattasse di una portentosa medicina capace di risolvere tutti i nostri problemi e di guarirci da tutti i nostri mali... Ing. Giovanni Bordoni, Torino Pagine di televideo durante la partita Vivo ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) dove lavoro, vi scrivo, anche a nome dei connazionali qui residenti che hanno voluto che il loro nome comparisse in fondo a questa lettera, per protestare contro il nuovo tipo di programmazione che Rai International trasmette in Asia, ma anche in Australia. In sintesi: fino a novembre l'unico modo di aver notizie «fresche» dal nostro Paese era quello di connettersi ad Internet, perché qui non arrivavano i quotidiani italiani, se non per abbonamento e con un ritardo di 2, 3 o anche 4 giorni sulla data di uscita. La Rai ovviamente non trasmetteva in quest'area. Poi verso la fine di novembre, è iniziata la programmazione di Rai International, che però rimandava in questa zona del mondo la programmazione prevista per l'America del Nord. Nonostante le indubbie difficoltà che il fuso orario poteva dare, molti italiani hanno deciso di affrontare la spesa di oltre due milioni, essenzialmente perché era possibile vedere in diretta gli avvenimenti sportivi europei. In prima misura il nostro calcio. Bene, dopo le feste natalizie abbiamo avuto una sgradita sorpresa: Rai International ha iniziato a fare programmazione sperimentale per quest'area e l'Australia. La cosa poteva essere anche interessante ed infatti è stata anche ampiamente pubblicizzata, però si dà il caso che questa «sperimentazione» consiste nell'inviare pagine di Televideo durante gli orari di programmazione in altre aree (Nord e Sud America) delle partite del Campionato di calcio e di altri avvenimenti sportivi. Il resto della programmazione resta invariato e vi assicuro che GENTILE Ingegnere, la nostra politica e così confusa e confusionaria che ci vieta ogni sicurezza circa la durata delle nostre o altrui opinioni da un giorno all'altro. Ho ricevuto contemporaneamente due sue lettere, una sulla tassa dell'Europa, l'altra sull'avvio della Bicamerale. Ma non posso assolutamente garantire che sia l'una che l'altra opinione non sia già scaduta. Provo, comunque, a trascrivere quella sulla Bicamerale. «Questi miei dubbi», afferma lei, «trovano una conferma in quanto è stato detto dai vari Tg sull'insediamento di questa commissione nella quale, a quanto sembra, abbondano i politici, anche di grande nome, ma scarseggiano invece i giuristi, i novelli De Nicola, Calamandrei... tanto per intenderci. Certo, a tranquillizzarci, dovrebbe essere sufficiente Bicamche sia sul la di colpo i nazionalismi. Da noi non si riesce nemmeno ad eliminare le beghe paesane. Giovanni Bella, Torino non è che sia poi così esaltante, zeppa di I fatti vostri, Luna Park, Ci vediamo in Tv, ecc. In verità a noi sembra una grande presa in giro, o meglio, la solita disattenzione, anche di chi dovrebbe vigilare, verso dei connazionali che comunque contribuiscono a fare grande ed importante il nostro Paese. Grazie per l'attenzione e complimenti per il vostro «giornaleon-line», mi ha aiutato molto a restare vicino al mio Paese. Gianni Palantra, Antonio Dambra, Andrea Bigi, Francesco Ferrari, Alberto De Ferrari, Claudio Rivara Francesco Frasca, Vincenzo Valente, Daniele Fanin Giuseppe Spagnoletto Le belle tavole di Molino e Beltrame Sono un nostalgico del recente passato ma soprattutto del grande settimanale La Domenica del Corriere quella, per intenderci, dei veri poeti, scrittori, novellieri ecc. e chiedo: cosa abbiamo oggi? Carta e stampa migliorate, foto a colori a non finire, ma il resto? Niente! Tolta la bella pagina dei lettori e qualche risposta del direttore e altre cosettine non rimane altro. A volte sfoglio con commozione le pagine ingiallite della mia piccola collezione de La Domenica del Corriere con le fantastiche e mdimenticabili tavole colorate di Achille Beltrame prima e di Valter Molino poi. Tavole tutte belle, ma soprattutto ammiro di più le copertine col pastorello mentre sull'asinelio uccide l'aquila a colpi di randello, il carabiniere che spara all'ultimo bandito sardo, le nozze nella gabbia dei leoni, il volo in pallone, l'omaggio del corpo diplomatico al Re, la prima alla Scala della Tosca ecc. Poi, ahimè, chiudo il piccolo volume e sospiro perché quel mondo non c'è più. Giacomo Giglio gCastelvetrano (Trapani)