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Maxicommessa per Beiteli Maxicommessa per Beiteli ROMA. E' stato firmato a Houston (Usa) un contratto per la costruzione dello scafo di una piattaforma petrolifera, del valore di 100 miliardi di lire, tra New Offshore Company, società controllata da Belleli (gruppo Impianti), e Abb Lumus Global, capofila di una cordata di industrie del settore offshore che partecipano allo sviluppo del giacimento Marlin-Amoco, nel Golfo del Messico. La piattaforma, del tipo Tip (Tension Leg Platform), sarà costituita da uno scafo di 9 mila tonnellate, ancorato ad una profondità di mille metri con tensori. Il peso della piattaforma sarà di 18 mila tonnellate. La nuova commessa impegnerà essenzialmente l'area produttiva di Taranto, con ultimazione delle lavorazioni a ime agosto 1998. Il portafoglio ordini complessivo del gruppo ha superato a fine '96 i 1100 miliardi di lire, con l'80% di quota all'estero. dalle radici dell'impero. A denti stretti, il riservatissimo professor Roberto Poli, tra l'altro già responsabile di Publitalia nel momento più delicato delle inchieste della procura milanese sulla società, deve ammettere di aver avviato il riassetto del sistema di controllo della Fininvest, un progetto già annunciato dallo stesso Silvio Berlusconi un anno fa. Poli, consulente della famiglia, deve metter ordine in un sistema da capogiro imperniato su 22 holding. Certo, quella delle holding è stata negli anni del decollo una formula efficace per minimizzare l'impatto del fisco sui frutti di un impero in impetuosa cresci- mente sì, anche se le ragioni delle dimissioni di Paolo Forlin restano un mistero per chi non s'accontenta dei «motivi personali». E solo il tempo potrà confermare se le linee di sviluppo già tracciate e abbondantemente illustrate da Forlin agli investitori esteri saranno per davvero confermate oppure no. Per ora, però, la prima preoccupazione è quella di far rientrare i malumori dei non promossi e di intervenire nelle divisioni, Pubblicità in testa, che stentano a rispettare i tempi della ripresa. Ma è tempo di novità un po' per tutto il gruppo Berlusconi, non solo in Mondadori. C'è aria di ristrutturazioni, addirittura La prossima settimana decisione sui vertici