«I politicanti russi non aspettano altro per rilanciare i veleni nazionalistici»
«I politicanti russi non aspettano altro per rilanciare i veleni nazionalistici» «I politicanti russi non aspettano altro per rilanciare i veleni nazionalistici» par la Russia? Di ciò si è occupato personalmente lo stesso Segretario generale della Nato, con un viaggio significativo attraverso diversi Paesi della Csi, pieno di promesse e di allusioni. Niente potrebbe essere più efficace per rianimare il «complesso dell'accerchiamento» già fin troppo insediato nei cervelli russi! E, tra i politicanti che dominano la politica russa, non è difficile trovarne, a destra e a sinistra, che si getteranno con impegno in quest'impresa. E come mai ogni piccolo passo, diretto a rianimare i rapporti economici tra la Russia e gli Stati dell'ex Unione Sovietica, viene subito travisato come manifestazione degli appetiti «imperiali» dei russi? Sono tornate di moda le «vecchie conoscenze», i signori Kissinger e Brzezinskij, che ripetono che la Russia è incorreggibile e che con essa si può parlare soltanto da posizioni di forza. Una tale atmosfera, nonostante tutte le assicurazioni, incluse quelle che provengono dai più alti leader, secondo cui allargando la Nato si terrà conto degl'interessi e delle inquietudini russe, non suscita fiducia. Non è pensabile che nelle capitali occidentali non sappiano che la Russia non costituisce pericolo per nessuno: né per le sue intenzioni, né per le sue possibilità. E se per caso esso sopravvenisse, la Nato non lo neutralizzerebbe di certo dal territorio dell'Estonia o dell'Uzbekistan. Ci sono già, per questo scopo, zone di gran lunga più preparate. E' impossibile capire come politici bene informati e che dovrebbero essere anche bene preparati non si rendano conto che la loro testardaggine nel voler estendere la Nato, quali che siano i loro argomenti, non farà che contribuire alla creazione di minacce nel futuro - niente affatto lontano - poiché trasforma la società russa in antagonista e la spinge all'ostilità verso l'Occidente. Ma allora di quale integrazione della Russia nella comunità internazionale democratica vanno parlando? Mikhail Gorbaciov
Persone citate: Kissinger, Mikhail Gorbaciov
Luoghi citati: Estonia, Russia, Unione Sovietica, Uzbekistan
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