Il capo può far spiare i dipendenti

Il capo può far spiare i dipendenti Il capo può far spiare i dipendenti La Cassazione: non è lesa la dignità del lavoratore ROMA. Lavoratori, guardatevi alle spalle, potrebbe esserci un occhio che vi spia. Magari quello del vostro capo che, secondo la Cassazione, ha il diritto di controllare il comportamento dei suoi dipendenti. E di licenziarli se i suoi sospetti trovano conferme. Ma attenti anche ai colleghi. Qualcuno potrebbe essere stato scelto dal superiore per fare lo «007» aziendale. Spiare sul posto di lavoro, dunque, è un comportamento legittimo perché il controllo, «anche se occulto, non viola le norme che garantiscono la libertà e dignità del lavoratore». Un principio espresso dalla Sezione lavoro della Cassazione che ha rigettato il ricorso di due sorelle, cassiere di un supermercato, alle quali il datore di lavoro aveva affiancato delle «colleghe-spia» per accertare se aumentavano il valore dei buoni sconto, per poi trattenere la differenza. Corbi e Torra A PAG. 14

Persone citate: Corbi, Lavoratori, Torra

Luoghi citati: Roma