Sindaci, a vuoto il vertice del Polo
Nulla di fatto anche per Torino, dove resta la candidatura-Costa. Formigoni propone una convention Nulla di fatto anche per Torino, dove resta la candidatura-Costa. Formigoni propone una convention Sindaci, a vuoto il vertice del Polo Milano, Berlusconi «lancia» Albertini (Federmeccanica) elettorale delle amministrative a quella referendaria. Ma fossero solo questi i problemi del Polo. Il centro destra ha di fronte a sé questioni ben più delicate: la decisione di sponsorizzare dovunque sia possibile delle liste civiche e la scelta dei candidati-sindaci. A Milano la «rosa» sembra restringersi a pochissimi nomi. In «pole position», per gareggiare contro Aldo Fumagalli, c'è Gabriele Albertini, responsabile di Federmeccanica. Al secondo DOVE SI ANDRA' ALLE URNE da della lista civica. Un'ipotesi, quest'ultima, che il centro destra sta valutando seriamente, nella speranza di ottenere così un maggior numero di consensi, inclusi quelli di parte del Carroccio. A Torino Raffaele Costa ha stretto un patto di ferro con An. L'ex ministro del Polo, inoltre, con una dichiarazione rilasciata alle agenzie di stampa, si candida ufficialmente. Un modo per forzare la mano a Berlusconi, piuttosto restio ad appoggiare questa scelta. Il cavaliere invece candida il deputato forzitalista Rosso. Ma è in lizza anche il ccd Vietti, che nel capoluogo piemontese sta cercando di costituire una lista civica anche con Rinnovamento. L'altro importante capoluogo dove si voterà il 27 aprile è Catania. Lì l'Ulivo ripresenterà Bianco. Ma chi gli contrapporrà il Polo? Forza Italia preme per il suo europarlamentare Scapagnini. Un farmacologo piuttosto noto in città. Ma Alleanza nazionale vuole un suo candidato e indica il nome di un deputato: Benito Paolone, una sorta di Teodoro Buontempo catanase. Infine c'è il problema delle liste. Civiche, dove è possibile. Altrimenti si è deciso che ogni pnrtito si presenterà per conto proprio, sebbene nell'ambito dell'alleanza. Alleanza nazionale, infatti, vuole misurare le proprie forze. E Forza Italia non vorrebbe fare, come fece nelle scorse elezioni regionali, la parte della «donatrice di sangue», sobbarcandosi il peso degli alleati minori. posto Achille Serra, perché l'ex vice capo della polizia, secondo il Polo, è in grado di prendere i voti dei leghisti al secondo turno. Si parla anche del rettore della Bocconi, ma questa candidatura al momento appare come la meno probabile. Quindi c'è la carta di riserva, che è Roberto Formigoni. I vertici del centro destra, infatti, preferirebbero evitare di candidare il presidente della regione Lombardia perché questi, per scendere in lizza, do- vrebbe dimettersi. E lo stesso Formigoni, prima di entrare a via del Plebiscito, spiega: «Ho preso un impegno con gli elettori della Lombardia e non sono disponibile ad una candidatura». L'esponente del cdu lancia anche una proposta: quella di convocare, il prossimo fine settimana, a Milano, una «convention» del centro destra per scegliere il candidato sindaco. Comunque, nel Polo, c'è chi giura che la ritrosia di Formigoni sia tattica. Un altro problema del Polo nel capoluogo lombardo è rappresentato dall'attivismo di Vittorio Dotti, il quale cerca di mettere in piedi una Lista che potrebbe togliere voti al centro destra. Un motivo in più per spingere il Polo ad imboccare, a Milano, la stra¬ Nella foto sotto il presidente della Bicamerale Massimo D'Alema »» [m. t. m.] Irene Pivetti PIVETTI: SALVARE L'ORDINE. Irene Pivetti ha inviato a tutti i deputati una lettera per sollecitare la loro adesione alla richiesta di urgenza dell'esame dei provvedimenti che riguardano la riforma dell'Ordine dei Giornalisti. Di particolare urgenza l'esame del progetto di legge n. 2078, di cui è prima firmataria, già depositato presso la prima Commissione della Camera dei Deputati, che ha lo scopo di dare rilevanza costituzionale all'organismo di autogoverno della categoria. STRASBURGO, LEGA CAMBIA GRUPPO. La Lega Nord lascia il gruppo hberaldemocratico al Parlamento europeo, trasferendosi temporaneamente al gruppo misto. La decisione «irrevocabile», preannunciata da Umberto Bossi al presidente dei liberaldemocratici De Vries, è il primo atto in vista della data fissata per lo svolgimento del «referendum per l'autodeterminazione della Padania». PRODI RASSICURA GII ALPINI. Rimarranno tre le Brigate alpine dell'esercito e una di queste sarà costituita da volontari provenienti dalle regioni a tradizionale reclutamento alpino. Lo ha assicurato il presidente del Consiglio, Prodi, al presidente dell'Associazione nazionale alpini, Leonardo Caprioli. I timori delle penne nere italiane sono dovuti ad una serie di ridimensionamenti e di scioglimenti di reparti che ha portato in pochi anni all'estinzione delle brigate Orobica e Cadore. Al colloquio tra Prodi e Caprioli hanno preso parte anche il segretario del ppi Franco Marini, ex sottotenente degli alpini e l'ex parlamentare socialdemocratico Paolo De Paoli, già consigliere nazionale dell'Ana. «MATTINO» NEL GRUPPO MESSAGGERO. La proprietà del quotidiano «Il Mattino» è stata rilevata dalla società editrice «Il Messaggero» che fa capo al gruppo di Francesco Gaetano Caltagirone. Il prezzo dell'operazione è di circa 90,2 miliardi e a cedere è stata la Sidis Vision di Edoardo Caltagirone, fratello di Francesco Gaetano, che aveva acquistato la testata l'8 novembre scorso dalla fondazione Banco di Napoli. «L'operazione spiegano fonti del gruppo Caltagirone, che è quotato in Borsa con l'omonima società e con le controllate Vianini industria, Vianini lavori e Cementir - riunifica proprietà della testata e gestore del quotidiano napoletano sotto lo stesso tetto. Due giorni fa, la Edime - la società che ne ha la gestione - ha rinunciato al diritto di prelazione concessole da Sidis Vision. Ieri c'è stata l'ultima fase con l'acquisto della testata da parte della editrice «Il Messaggero» controllata per il 60% dal gruppo Caltagirone. [r. i.] Franco Marini Caltagirone °»» NAPOLITANO E LA DATA ROMA. «La data del 27 aprile consente di concludere i ballottaggi l'I 1 maggio ed aprire così la campagna elettorale per i referendum il 15 maggio». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Napolitano, rispondendo al question lime alla Camera, definendo pertanto tale scelta come «idonea e obbligata». Dopo aver ricordato che la legge stabilisce che le elezioni si devono svolgere in una domenica tra il 15 aprile ed il 15 giugno per tutti quei consigli che scadono nel primo semestre dell'anno (e quindi, non necessariamente alla scadenza esatta dei 4 anni), Napolitano ha sottolineato che «non si vede come questa scelta possa favorire una parte politica più che un'altra». Quanto ai rischi di assenteismo per il ponte festivo, D ministro ha detto che «il governo confida che i cittadini dei comuni interessati alle elezioni facciano il non grave sacrificio di rientrare prima delle 22». IDE ENT1NI LEGA] IN BREVE GIORNALISTI, ASSISTENZA A COPPIE GAY. Sì all'assistenza alle coppie omosessuali. Questa la decisione, approvata ieri all'unanimità dall'assemblea della Casagit (Cassa autonoma integrativa giornalisti italiani) che, in questo modo, estende l'art. 18 a tutte le coppie anche al di fuori del matrimonio, comprese quelle gay. Inoltre la cassa - dichiara Paolo Serventi Longhi, segretario della Federstampa - «così come ha già fatto l'Inpgi con una delibera purtroppo ancora ferma al ministero del Lavoro per l'approvazione definitiva, ha deciso molto opportunamente di aprire alle migliaia di giornalisti freelance ed a lavoro autonomo con contributi ridotti e prestazioni adeguate». 1
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