Prodi rompe gli indugi, via alla manovra-bis di Luigi La Spina

Visco: non ci saranno nuove tasse. Nel mirino pensioni, sanità e liquidazioni. Veltroni apre il congresso pds Visco: non ci saranno nuove tasse. Nel mirino pensioni, sanità e liquidazioni. Veltroni apre il congresso pds Prodi rompe gli indugi, via alla manovra-bis Caccia a 10-15 mila miliardi Bertinotti e Cofferati: non serve D'ALEMA AL SECONDO TEMPO P ER la sinistra, la prima importantissima partita è stata vinta: Massimo D'Alema è riuscito a portare gli eredi di Togliatti e Berlinguer al potere. Ma la vera grande partita, quella che sancirà l'avvenuta democrazia dell'alternanza nel nostro Paese, comincia ora, ed è quella per portare il leader della sinistra italiana a palazzo Chigi. Ecco perché il congresso che si apre oggi a Roma non può limitarsi a celebrare la « presa del potere» del pds, ma deve prepararsi a giocare questo secondo round e D'Alema sa che il verdetto sarà, anche per lui, senza appello. ROMA. Prodi rompe gli indugi, via alla manovra-bis. Il presidente del Consiglio, insieme con il ministro del Tesoro Ciampi, ha messo a punto le linee della manovra economica che sarà varata nelle prossime settimane, non appena il quadro dei conti '96 sarà completo. Il governo deve trovare 10-15 mila miliardi. Bertinotti, avvertito per primo da Prodi, è contrario; anche il leader della Cgil Cofferati sostiene che «non serve», più tiepidi Cisl e Uil. Ma nel complesso la maggioranza di governo non sembra aver gradito questo mese di alti e bassi. Comunque il ministro delle Finanze Visco tranquillizza: non ci saranno nuove tasse. Nel mirino dovrebbero finire pensioni, sanità e l'anticipo sulle liquidazioni. «I diritti acquisiti non si toccano», assicura il ministro del Lavoro Treu. E oggi si apre il congresso pds con Veltroni, numero due del governo. Amabile, Ippolito, Martini, Pati uno, Rampino e Rapisarda ALLE PAG. 6,7, 8 E 9 andati in prima linea con nlHTlKVIST*| m m 49^ m i* INTERVISTA Se è questa la giusta prospettiva, ci sono due atteggiamenti per «misurare» il congresso e per giudicarlo. 11 primo è teso a valutare il tasso di postcomunismo residuo nel partito e nel suo leader, una questione che affascina soprattutto i più recenti e quindi zelanti convertiti al liberalismo. Si preoccupa, inoltre, di verificare la quantità del dissenso, in percentuali bulgare od occidentali. Si affanna a chiedersi se la parola «socialdemocratico» sia ancora presentabile nella buona società politica. Cerca, poi, di «spiare» se per il governo Prodi il messaggio sia di rassicurazione o di allarme, se nei confronti di Berlusconi o dei giudici la mano sia più o meno tesa. Tutte queste, e magari anche altre, questioni sono di un certo interesse e qualcuna è pure im- Luigi La Spina CONTINUA A PAG. 12 PRIMA COLONNA RETROSCENA La «condanna» di Massimo superstar DI Augusto Mlnzolinl A PAG. 9

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