«La condanna è solo morale»

« « La condanna è solo morale » Pisapia: non c'è stata querela E la legge in questi casi è chiara do parla di una vicenda «che non può trovare giustificazioni». «Alcuni di questi ragazzi aggiunge - hanno subito un trauma gravissimo». Nunzio Proto, uno degli accusati, accetta di raccontare la sua esperienza. «E' stato terribile», dice. «Sono sbroccato di testa. Volevano per forza incastrarci quando noi non abbiamo fatto niente. Stavamo tranquilli in comitiva. Adesso quando vedo una pattuglia della polizia, anche se ho la coscienza pulita, mi sale il cuore in gola. Questa non è giustizia». Ma c'è chi pensa che un po' di severità in più non avrebbe fatto male. Tra loro il capogruppo dei senatori verdi Maurizio Pieroni che commenta: «Anche se si fossero davvero limitati a prendere a calci una bottiglia vuota in un luogo e in una situazione che rendeva il gesto potenzialmente pericoloso, non è credibile che la magistratura non sia in grado di sanzionare quel gesto». gli autobus extraurbani del Cotral fermi al capolinea. La gente, secondo la ricostruzione degli agenti, scappava riparandosi con le borse dai «proiettili» di vetro, mentre i giovani si incitavano a fare centro. La polizia fu richiamata dalla gran confusione. Per tutti i maggiorenni seguirono due giorni di carcere. Poi di nuovo la libertà per l'insussistenza dei pericoli di fuga e di inquinamento delle prove. E alla fine l'assoluzione. Ieri pomeriggio il gruppetto ha festeggiato il verdetto riprendendo la vecchia abitudine di riunirsi per passare insieme pomeriggio e serata. Abbandonato il muretto della metropolitana, si sono spostati qualche centinaio di metri più in là, in un bar vicino all'entrata del carcere. La più provata è Sonia Ferraro, che soffre di una malattia che le dà problemi alle gambe. Tanto è vero che quando fu arrestata portava il gesso. Adesso non vuole più parlare di questa storia. Il suo avvocato Roberto Leonar¬ Onorevole Giuliano Pisapia, cinque giovani hanno lanciato sassi e bottiglie contro la metropolitana di Roma e sono stati assolti: ma occorre sempre che ci sia una vittima per arrivare a una condanna? «Non conosco gli atti, quindi posso soltanto fare un discorso di diritto. Se quei ragazzi avessero lanciato corpi contundenti contro un mezzo di trasporto pubblico in movimento sarebbero stati condannati per attentato alla sicurezza dei trasporti. Evidentemente la metropolitana era ferma». Poteva essere ferma per far salire e scendere i passeggeri. Non le sembra altrettanto grave e pericoloso? Maria Corbi (Anche in questo caso il mezzo va ritenuto in movimento e si rientra nel caso dell'attentato ai pubblici trasporti. Per "ferma" intendo "non in servizio"». Non basta il fatto che la stazione fosse affollata? «Ripeto: non ho seguito la vicenda e quindi ragiono per ipotesi. Certi reati vengono perseguiti soltanto se c'è una querela da parte della persona offesa: niente querela, niente condanna». Così dice il diritto: ma dov'è l'etica della norma? Quei cinque ragazzi tiravano sassi, ci sono i testimoni, li hanno arrestati in flagrante, uno aveva un sasso di tre etti e un pezzo di cotto, hanno ferito una perso-

Persone citate: Giuliano Pisapia, Maria Corbi, Maurizio Pieroni, Nunzio Proto, Pisapia, Roberto Leonar, Sonia Ferraro

Luoghi citati: Roma