Amedeo d'Aosta rinuncia «Il vecchio trionfa ancora» di A. Z.

Amedeo d'Aosta rinuncia «Il vecchio trionfa ancora» Amedeo d'Aosta rinuncia «Il vecchio trionfa ancora» le? Si spieghi... «Per un sindaco con scarsi strumenti finanziari e di legge per gestire in prima persona le città diventa difficile non cedere ai compromessi politici. Senza le leve del potere c'è un rischio: diventare un soggetto da palco delle autorità. Io proprio non lo voglio correre. Degli habitué dei palchi salvo solo i carabinieri di guardia». Ha rinunciato in seguito alle pressioni di casa Rea¬ «Non c'è stata nessuna pressione per l'abbandono. Non c'è nessun segreto, né retroscena di corridoio. E' stata una riflessione lunga». E' rimasto scottato da questa esperienza? «No, ne esco arricchito e ringrazio le persone che mi hanno fatto questa offerta. Mi ha permesso di avvicinarmi alla mia città, Torino, di conoscerne i problemi. E' stata anche un'oc¬ casione per conoscere la politica». Dunque il suo non è un addio? «No, la disponibilità a mettermi al servizio dei miei concittadini resta». Magari con un posto al Parlamento Europeo? «Perché no? Potrebbe essere un'esperienza stimolante, un buon apprendistato». Maurizio Tropeano L'ex questore Achille Serra il primo candidato a rendersi disponibile a «correre» nel Polo assemblea dopo assemblea: «Il tempo stringe», spiega 9 promette per oggi «un'importante notizia» che riguarda il mondo finanziario e che, pare, dovrebbe essere la cooptazione tra i possibili assessori di un noto giovane gestore. Ma anche nell'Ulivo non tutto fila liscio come l'olio. A sinistra, verdi e Rifondazione sognano sempre un candidato comune diverso (primo tra tutti: Massimo Moratti) e si apprestano a dettare le loro condizioni che in sintesi suonano così: o si fa un accordo di programma fin dal primo turno o presenteremo un nostro candidato (e qui il nome è quello del presidente della commissione Giustizia Giuliano Pisapia) e, al ballottaggio, scordatevi l'appoggio. [a. z.]

Persone citate: Achille Serra, Amedeo D'aosta, Giuliano Pisapia, Massimo Moratti, Maurizio Tropeano

Luoghi citati: Torino