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LA CANZONE AL TEMPO DELL'ULIVO LA CANZONE AL TEMPO DELL'ULIVO FRUTTI MARCI E FIORI MALEDETTI SANREMO SANREMO (FESTIVAL DI) GRAZIE dei fior, ma preferirei se li tenesse lei se sono ficcati dentro la camicia di forza di un simbolo che li fa propri e per sempre... «Ah, che sarà, che sarà che vanno sospirando nelle alcove, che vanno sussurrando in versi e strofe, che vanno combinando in fondo al buio?». Non certo il desiderio di sesso e la voglia d'amore ma: quante apparizioni televisive sei riuscito/a a strappare oggi? Le stesse facce appaiono per ripetere le stesse strofe imparate a memoria da una Rete all'altra, spesso in contemporanea, e non c'è Insulso e Insulsa che non abbia la sua (cioè del suo guru di riferimento) da dire. Gli aventi diritto a esprimere rincorrono il cronista che sembra, pei una svista, averli diAldo Busi CONTINUA A PAG. 26 PRIMA COLONNA IL primo Sanremo di sinistra comincia con un pidiessino travestito da angelo che benedice folle moderate guardandole dall'alto in basso. Stranamente non ha i baffi. L'inizio di un festival è come la partenza di un Gran Premio: lo guardano tutti perché aspettano l'incidente. Ci si accontenterebbe di poco: una papera di Mike, uno scivolone della Bionda, una battuta decente dell'angelico Chiambretti, che invece dice solo cose un po' bavose sul sedere della Marini, però citando Fellini anziché Martufello: e questa è cultura. Quanto agli americani, in un anno siamo passati da Springsteen a Mike Bongiorno: un po' bolliti entrambi, ma almeno Bruce suonava l'armonica e won urlacchiava nel tentativo di apparire spiritoMassimo Gramellini CONTINUA A PAG. 26 PRIMA COLONNA rolli fiscali alla Pellerina dopo la protesta di 6 mila ab abitanti