«Un laboratorio i genitori di Elena» di Ferdinando Camon

Sta bene la bambina nata dal freddo, continuano le polemiche sulla tecnica usata a Bologna Sta bene la bambina nata dal freddo, continuano le polemiche sulla tecnica usata a Bologna «Un laboratorio i genitori di Elena» La Chiesa all'attacco: le fasi di nascita determinate dai tecnici Si somiglian tutte, le donne sterili che voglion diventare madri? «In prevalenza c'è questa motivazione di base, il bisogno di ricongiungersi a un'immagine LA CROCIATA PER OLI EMBRIONI GCITTA' DEL VATICANO LI embrioni vittime dell'aborto si possono paragonare alla «strage degli innocenti» tramandata dal racconto evangelico, attribuendo loro la palma del martirio e aprendo la strada alla santità. L'affermazione ha un valore simbolico, perché per molti storici la cosiddetta «strage degli innocenti» non sarebbe avvenuta, e anche perché farebbe sparire quel ((limbo» in cui il catechismo tradizionale collocava i bambini morti prima del battesimo. Considerare santi gli embrioni si spiega alla luce della lotta senza quartiere cominciata contro aborto, manipolazione genetica, distruzione degli embrioni. Lo dice padre Gino Concetti, teologo dell'«Osservatore Romano», secondo il quale l'analogia con la strage degli innocenti «non sembra del tutto infondata» perché «morirono a causa dell'odio del potere politico contro Cristo. Gli embrioni e i feti vengono soppressi in odio alla vita che è dono di Dio e su cui Dio riserva la sua sovranità». giunto che finora i bimbi nati con tecniche di fecondazione assistita non hanno avuto problemi se non nelle percentuali che si riscontrano per le altre gravidanze. Ma sul caso continuano a infuriare le polemiche. «Il problema etico rimane, anzi le modalità di concepimento ultrasofisticate mettono ancora di più in evidenza che la procreazione è frutto del tecnico e i genitori hanno solo prestato qualcosa». E' il commento di Antonio Spagnolo dell'Istituto di bioetica deli'università Cattolica, diretto da monsignor Elio Sgreccia. «In natura - ha detto Spagnolo gli spermatozoi vengono naturalmente selezionati, mentre qui è lo scienziato che stabilisce quale utilizzare e questo è un dato discutibile». «Si pensi - ha concluso Spagnolo - che il comitato nazionale di bioetica francese ha IL MIRACOLO IN 5 FASI ILa prima fase consiste nel prelevare dalla donna un ovocita e con* gelarlo. Il congelamento avviene con una riduzione graduale della temperatura, da quella ambiente fino a -196 gradi centigradi. v 2Si prende un solo spermatozoo, che viene catturato con un ago sottilissimo. L'uovo viene trattenuto da uno pipetta che lo risucchia e viene penetrato dall'ago, attraverso il quale si introduce lo spermatozoo. 3L'ovocito congelato, dopo l'iniezione, viene posto in incubazione in atmosfera al 5% di anidride carbonica e a temperatura caldoumida. Dopo 18 ore viene guardato al microscopio: accertata la fecondazione, viene rimesso in incuba- ^™™T! zione per un giorno. Se si divide (due, tre o quattro cellule) viene trasferito nell'utero. 5L'embrione viene impiantato attraverso un catetere, per via transvaginale, con una tecnica incruenta. Dopo 15 giorni si fa la prova di gravidanza. rilità, ma è come dire alla donne di rimanere sterili e non avere bimbi». E' perplesso il ginecologo Severino Antinori: «Per milioni di coppie sterili il congelamento di un ovulo non può rappresentare nessuna soluzione completa». «La tecnica, anche se riesce a risolvere alcuni problemi di carattere etico - ha spiegato Antinori - in realtà non porta a conclusioni apprezzabili dal punto di vista dei risultati». Antinori ha precisato che dalla tecnica sono state ottenute fino a ora quattro gravidanze e altre non sono andate a buon fine. «La prima gravidanza da ovulo congelato è stata ottenuta da Chen in Australia nel 1986. Per la precisione vennero alla luce due gemelli, un maschietto e una femminuccia. Da allora questa tecnica spettacolare, ma scarsamente efficace, è sta¬ recentemente espresso su questo un parere negativo». E' critico anche lo stesso Sgreccia: «La bimba non è un essere generato dall'esperienza dell'amore totale dei coniugi ma costruito in laboratorio». Inoltre «le varie fasi di questo processo sono state determinate dai tecnici e non dalla natura», nel senso cioè che «manca la selezione naturale e si realizza la fecondazione di gameti che potrebbero non essere perfetti e maturi». Infine, per monsignor Sgreccia, questo tipo di fecondazione «non evita il coinvolgimento di più embrioni» e la Chiesa condanna «la produzione di embrioni destinati poi ad essere distrutti». A queste accuse replica la dottoressa Porcu: «E' vero, c'è stato un intervento tecnico. E allora? noi possiamo eliminare tutte le terapie contro la ste¬ «L'unico rischio per questi bimbi e che possano essere cresciuti con troppe coccole e protezioni» A sinistra: Carlo Flamigni, il ginecologo che ha guidato l'equipe per la fecondazione da ovulo congelato. A destra: monsignor Elio Sgreccia ta impiegata da numerosi colleghi con risultati assolutamente ridotti dal punto di vista numerico». «Un vero e proprio Far West, il paradiso della fecondazione selvaggia dove tutto è legittimo e lecito, in mancanza di precise sanzioni»: questa l'Italia, secondo l'Associazione italiana donne Medico (Aidm) che ha chiesto, «ripetutamente - come sottolinea in un comunicato - regole chiare», senza che «nulla per ora sia stato invece legiferato». L'Associazione chiede quindi che la legge sia «applicata in tutti i suoi comma» e si rivolge a tutte le donne medico perché «prendano posizione e vigilino affinchè non vengano penalizzate le donne che sono costrette a ricorrere alle tecniche di fecondazione assistita per realizzare il desiderio di un figlio». [r. cri.] Non teme che qualcuno di questi figli nati artificialmente un domani abbia qualcosa da rimproverare, non alla madre, ma a lei? «Della nascita di per sé spero di no, perché hanno ottenuto dalla tecnica la vita, che credo non abbia l'equivalente come dono possibile. Se ci fosse una malformazione, una anomalia, un difetto, lo temerei molto. Ne avrei grande paura. Finora non ho avuto esperienze di questo genere, ma se ce ne fossero mi sentirei coinvolto. Gravemente». Ferdinando Camon

Luoghi citati: Australia, Bologna, Italia