Agguato laborista a Major sul caso «mucca pazza»
Agguato laborista a Major sul caso «mucca pana» Agguato laborista a Major sul caso «mucca pana» LONDRA. Primo round a Major; ma anche se è fallita la prima seria offensiva di Tony Blair per far cadere il governo conservatore e costringere il primo ministro a elezioni immediate, la guerra è dichiarata e seguirà il mese prossimo. In una notte ai Comuni che ha visto deputati di entrambe le parti arrivare in ambulanza e il ministro degli Esteri Rifkind rientrare in anticipo da Hong Kong per dare il suo voto, anche l'astensione degli unionisti irlandesi ha consentito al governo (sopravvisuto con 320 voti contro 307) di ottenere una maggioranza che sulla carta non ha. Il Labour, che vorrebbe accelerare i tempi elettorali per scongiurare un possibile recupero Tory, aveva scelto una strategia complicata e speciosa. Aveva rispolverato i fantasmi di «mucca pazza» proponendo una mozione di censura per Douglas Hogg, il ministro dell'Agricoltura accusato di non avere bene gestito la cri¬ si. I laboristi avevano addirittura chiesto che lo stipendio del ministro fosse ridotto di mille sterline l'anno (circa 2,7 milioni di lire). Sconfitto, il governo sarebbe stato costretto a porre la fiducia. Nuovamente sconfitto, nei disegni laboristi, avrebbe dovuto sciogliere il Parlamento e indire elezioni. I laboristi accusano Major di avere «comperato» gli unionisti. Questi replicano che non ce n'era bisogno, perché il piano laborista - ha detto il loro leader John Taylor - «è stato gestito molto male». Di fatto, il ministro Hogg ha promesso quello che gli allevatori nordirlandesi, di fronte al blocco dell'export bovino britannico, chiedevano da tempo: di adoperarsi con i partner europei per una riapertura selettiva dei mercati, a cominciare da quelli nordirlandesi, dove l'uso dei mangimi infetti era reso superfluo dall'abbondanza di pascoli. L'ultima parola spetterà a Bruxelles. [f. gal.] ì
Persone citate: Douglas Hogg, Hogg, John Taylor, Rifkind, Tony Blair
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