La corvée dei meccanici spaziali

La missione dello Shuttle: riparare con forbici, filo, bulloni e persino scotch il costoso telescopio Hubble La missione dello Shuttle: riparare con forbici, filo, bulloni e persino scotch il costoso telescopio Hubble La corvée dei meccanici spuligli Per gli astronauti Usa 5 passeggiate in orbita «Ma quale missione spaziale! Questa ormai è un'officina di riparazioni». Così, con un simpatico brontolio dallo spazio, Joe Tanner, uno dei «meccanici» della navetta Discovery, ha accolto l'ordine impartito dal Johnson Space Center (Texas) per un nuovo e imprevisto lavoretto da sbrigare sul telescopio Hubble. Dopo la quarta uscita, in cui era stata riparata la rivestitura interna del telescopio, la missione sembrava conclusa. Ma dalla base Nasa hanno fatto notare che sulla protezione esterna del telescopio c'era qualche strappetto. «Quel telescopio ci è costato due miliardi di dollari, ragazzi. Perché correre il rischio che i raggi solari lo danneggino?», ha chiesto Ed Weiler, capo scienziato della missione. Imprevisti del mestiere. Ma il «garage» nello spazio dove Tanner e il suo collega Greg Harbough hanno lavorato per più di 27 ore negli ultimi quattro giorni (la quinta e ultima uscita avverrà stanotte) ha comunque il pregio di avere una bella vista. E ogni volta che i meccanici hanno voluto tirare un po' il fiato, prendersi una piccola pausa, hanno divaricato i moon boots e si sono goduti lo spettacolo. «Ma guarda che meraviglia quel nostro pianeta», ha commentato Harbough, il più sensibile dei due, durante una di queste pause. «Pare quasi di poterlo toccare». E Tanner, decisamente più prosaico: «Beh, sai che ti dico? Per fortuna che non soffro le vertigini». Il moltiplicarsi delle missio- / / ; s. ■. % fts i it; :;.?: sconi e D'Alema, quella su cui si reggono la Bicamerale e ogni ipotesi riformatrice, viene esposta a una battaglia politica presumibilmente tutt'altro che morbida, con tutte le insidie che ciò implica. Senza contare che l'approssimarsi del voto tende fisiologicamente a provocare una saldatura del pds con Rifondazione comunista, aggiungendo ulteriori fattori di disturbo alla solidità e all'equilibrio dell'asse «istituzionale» del pds con Forza Italia. Nel centrodestra l'effetto negativo delle elezioni può essere anche più appariscente, dato che c'è sicuramente una rilevanza politica di questa consultazione, a cui tuttavia il Polo appare largamente impreparato. Se consideriamo le due città più importanti in cui si voterà, Milano e Torino, che avranno anche un sicuro valore simbolico, il centrodestra non ha ancora definito le sue candidature e sembra procedere alla ricerca di soluzioni estemporanee, fra grandi rifiuti e alternative im- WASHINGTON ni nello spazio ha abituato i telespettatori a vedere astronauti che trafficano nello spazio e le immagini che arrivano da lassù emozionano sempre meno. Ma questa volta il via vai nello spazio di Tanner e Harbough, la semplicità dei loro arnesi (clip, scotch, forbici, filo, cavetti, bulloni), perfino il chiacchiericcio tra i due hanno finito per ridare un certo fascino a questi routinier dello spazio. Alla fine del terzo lavoretto - bisognava installare una scatola per il controllo del pannello solare sul telescopio abbiamo sentito questo scambio: Tanner: «Beh, anche questa è fatta. La chiamerò Sadie». Harbough: «Che cosa chiamerai Sadie? Che stai dicendo?». Tanner: «Ma come, Greg, non te l'ho mai detto? Avevo un cane che si chiamava Sadie. Allora ho deciso di dare il nome del mio cane a questa scatola». Harbough: «Fai come ti pare. Una cosa è certa. Questi nostri arnesi funzionano che è una meraviglia. Non trovi?». All'interno della navetta l'atmosfera, più che un garage, ricordava una sartoria. Gli astronauti erano tutti lì come sartine a fare un taglia-e-cuci sulla coperta termica che dovrà essere attaccata a Hubble nella quinta e ultima missione questa notte. Jeff Hoffman, sicuramente il più oculato fra le «sartine» spaziali, ha riferito al centro di Houston: «Stiamo usando tutto il materiale che abbiamo a bordo per fare questa copertina. E se tagliamo un pezzo di "stoffa" nel modo sbagliato DAL NOSTRO CORRISPONDENTE saremo messi molto male». Niente paura, Jeff. Dalla base sono arrivate via fax cinque pagine di istruzioni e 14 diagrammi per spiegare all'equipaggio come usare le forbici, lo scotch, le clip, la stagnola e i fili. «E non cominciate prima di aver letto per bene tutto quanto», hanno aggiunto da Terra. Insomma, anche il dialogo nello spazio ha avuto la sua evoluzione. E le battute dei meccanici di Discovery, lo stile casual della loro chiacchiera .di bordo, non potrebbero essere più lontani dal retorico «questo è un piccolo passo per me e un grande passo per l'umanità» pronunciato da Neil Armstrong quando sbarcò sulla Luna nel 1969. Gli astronauti rimetteranno Hubble in orbita mercoledì e, se non ci saranno altri lavoretti imprevisti, torneranno sulla Terra venerdì. TEL AVIV. Il primo ministro israeliano Netanyahu avrebbe deciso di non realizzare il quartiere di Har Homà, a Gerusalemme Est, con 6500 unità abitative per ebrei. Gli 007 israeliani hanno infatti avvertito che la costruzione del quartiere - che si inserisce come un cuneo fra la città autonoma di Betlemme e i quartieri palestinesi di Beit Zaffa e Zur Baher - rischia di provocare un'esplosione di violenze nei territori. Il sindaco di Gerusalemme, Ehud Olmert, appartenente al Likud, ora minaccia di ritirare il suo appoggio al governo. [Ansa] Andrea di Robilant senso comune che non si impiccia di nominalismi (a non chiamarli mostri, parola che non evoca sangue di draghi ma uno stupefatto orrore, non si dovrà ricorrere fuor di perifrasi a qualcosa di peggio?). Si faceva portavoce, più o meno consapevolmente, di chi crede nel libero arbitrio più che nei condizionamenti sociali. Sono osservazioni che, più e meno condivisibili, appaiono comprensibili se si tiene conto di un animo esulcerato, poco incline alle sfumature. Ma avrebbe fatto meglio a rimetterle con discrezione, in una lettera personale, all'interessato. L'intervista in tv, la lettura della missiva, è stata un di più, una scelta che, proprio per essere meditata, finisce per apparire parziale e fuorviante. L'ombra di Maria Letizia attende che le sia resa, fermamente, giustizia: al di là di ogni lacerazione tra chi esige giustizia in prima persona e chi ha il dovere di applicarla. Ha diritto, forse, a un supplemento di consanguinea pietà. Uno degli indiziati, del resto, è stato subito scarcerato come, più avanti, l'ipotizzato ispiratore della turpe scommessa di morte. Sosteneva anche, Violante (e lo ha ripetuto nella sua risposta a Vincenzo Berdini), «che questi ragazzi accusati non sono mostri, ma persone che hanno problemi». Aggiungendo che, «se sono stati loro, pagheranno e pesantemente». Salvo a chiedersi sconsolato, riferendosi al rimorso postumo del responsabile di un analogo delitto in Veneto, se è proprio necessario entrare in carcere per capire il valore della vita e della morte. Il padre di Maria Letizia ha ravvisato in quelle riflessioni una eccessiva indulgenza, un falso pietismo, una comprensione maggiore per gli assassini che per la vittima. Non ha tenuto conto, nella sua foga, della condanna esemplare promessa ai colpevoli. Ed ha insistito sulla qualifica di «mostri», che sono «esseri di inumana crudeltà, come da vocabolario». Su questo punto specifico ha dalla sua, oltre al dizionario che ha consultato, il GIUSTIZIA E PIETÀ' Tortona. Che cosa aveva detto Violante ai giovani, agli educatori riuniti per l'occasione nel Teatro Civico? Aveva denunciato nei media una «montatura eccessiva tendente a creare mostri». Il presidente della Camera teneva certo conto, con questo, di parlare a Tortona, dell'avvilimento di una normale, civile città che si sentiva additata come il ricettacolo di ogni nequizia. Ma denunciava anche la concorrenza esasperata dei mezzi d'informazione, come se ubbidissero, più che all'ansia di verità, al culto del sensazionalismo, a una nera, torbida fascinazione. Non a caso gli stessi giornali (e noi per primi) avevano messo in guardia dal linciaggio televisivo dei presunti colpevoli, che uscivano dalla caserma della polizia con la giacca in testa e venivano scaraventati nelle auto per sottrarli alla furia della gente. Lorenzo Mondo Per omicidio in Texas possibili. Inoltre si potrebbe sospettare che le elezioni del 27 aprile possano diventare anche il laboratorio per sperimentare il futuro del Polo: e soprattutto che questo futuro sia tutt'altro che facile, e che gli esperimenti possano risultare dolorosi. Come minimo, le prossime amministrative mettono Forza Italia di fronte al dilemma di come comportarsi con la Lega: deve inseguirla malgrado l'isolamento dichiarato da Bossi? Oppure mantenere rigorosamente il rapporto con Alleanza nazionale sfidando in questo modo la possibilità di perdere in tutto il Nord? Sembrava tutto quasi sistemato, l'accordo istituzionale vicino, quello elettorale a portata di mano. E invece ora ricomincia la turbolenza. Il 27 aprile comincia quindi ad apparire come la prova del fuoco per la buona volontà riformatrice di D'Alema e Berlusconi. Per vedere qualcosa di positivo all'orizzonte occorre quindi ricorrere al principio della necessità trasformata in virtù: se la loro intesa reggerà ai numerosi imprevisti di cui è costellata ogni campagna elettorale, vorrà dire che era di qualità superiore alle previsioni. «Si rischia la rivolta» ANATOMIA DEL TELESCOPIO SPAZIALE TRE SENSORI OTTICI PER IL PUNTAMENTO DI PRECISIONE- TUBO DEL TELESCOPIO [lungo 14 metri] SPECCHIO PRIMARIO Uno spaccato del telescopio spaziale «Hubble» e gli astronauti Joe Tanner e Greg Harbough durante una delle passeggiate nel vuoto per riparare il prezioso strumento STRUMENTI SCIENTIFICI MODULARI TRE MODULO CON RADIATORE PER IL CONTROLLO TERMICO Zaire, almeno 7 morti PARIGI. Sono scomparse nel nulla da ormai sei giorni, erano mascherate da Carnevale e i genitori non credono che la loro sia una fuga collettiva da casa. Audrey, 17 anni, sua sorella Isabelle, 20 anni, Amelie, 17 anni, e sua sorella Peggy, 20 anni, abitanti a Outreau, nei pressi di Boulogne-Sur-Mer, nell'estremo Nord della Francia, si erano date appuntamento per festeggiare insieme il martedì grasso. Nessuno ne ha più saputo nulla da quel momento, tranne qualche testimone che dice di averle intraviste «con degli sconosciuti». [Ansa] TICI NTO O TRE TRE PUNTATORI DELLE STELLE PUNTATORI DELLE STELLE DI RIFERIMENTO Ormai da sei giorni «Non ANTENNA AD ALTO GUADAGNO PANNELLI SOLARI si tratta di arte»