«Risarcite anche noi zingari» di Emanuele Novazio

«Risarcite anche noi zingari» «Risarcite anche noi zingari» GINEVRA. Un'associazione di zingari ha chiesto ieri di beneficiare del fondo creato dal governo svizzero per le vittime dell'Olocausto nello stesso modo in cui ne usufruiranno gli ebrei. L'associazione dei rom e sinti, la «Romani Union», ha indirizzato al ministro degli Esteri svizzero, Flavio Cotti, una richiesta di sostegno finanziario alle comunità zingare nel mondo, in particolare nell'Europa dell'Est. In un comunicato, l'organizzazione sottolinea che anche gli zingari sono stati perseguitati in maniera sistematica dai nazisti e rivendica una parte dei fondi che saranno distribuiti agli ebrei e alle altre vittime del nazismo. La «Romani Union» rivendica un risarcimento per i sopravvissuti all'Olocausto e per i loro discendenti, oltre che un aiuto agli zingari dell'Europa Orientale, che spesso vivono in povertà, e del resto del mondo. [Ansa-Afp] Lo annunciano l'amata moglie Maria Teresa, le figlie Anna, Iolanda con Gianfranco, gli adorati nipoti Massimiliano e Alessandro. Un ringraziamento al prof. Rossini per le premurose cure. I funerali si svolgeranno presso la parrocchia San Vincenzo Ferreri di Moncalieri martedì 18 febbraio ore 14. Non fiori ma offerte alla Fondazione ricerca sul cancro. — Moncalieri, 15 febbraio 1997. Antonio e Vita, Fabrizio, Giancarlo, Riccardo sono vicini a mammina nel ricordo di BABBO. — Caracas, 15 febbraio 1997. Fratelli e nipoti Della Polla sono vicini a Maria Teresa per la perdita di PEPPINO. — Caracas, 15 febbraio 1997. La Orni SpA partecipa al dolore della signora Anna Pepe per la perdita del PADRE. E' mancato all'affetto dei suoi cari tente nato, come ha dimostrato durante una carriera politica punteggiata di difficoltà e crisi di palazzo ma lunghissima per i parametri tedeschi, 14 anni ininterrotti alla guida del governo - più del suo maestro Konrad Adenauer - e oltre venti alla testa del partito. Helmut Kohl è un uomo politico tenace, risorto spesso da crisi che sembravano terminali: e riesce difficile immaginarlo con la lettera di dimissioni in mano, come qualcuno fra i «giovani selvaggi» - i quarantenni che guidano le fragili legioni della ribellione interna al partito - s'immagina troppo presto che farà, confondendo i sogni con la realtà. Esistono tuttavia alcuni dati obiettivi sfavorevoli al Cancelliere dell'unificazione. L'umore del Paese nei suoi confronti è peggiorato: 58 tedeschi su cento, secondo un recente sondaggio, non vogliono una nuova candidatura. Le sue indecisioni sulla riforma delle pensioni e su quella fiscale, inoltre, hanno aperto un dibattito nel partito che, per la prima volta nel suo regno, ha messo in dubbio le sue capacità direttive. Come dire che il tabù chiave dell'era Kohl si è rotto, all'improvviso: che l'inimmaginabile è successo. Anche molti autorevoli osservatori tedeschi hanno cominciato a seminar dubbi: «Kohl non Emanuele Novazio

Persone citate: Anna Pepe, Ferreri, Flavio Cotti, Helmut Kohl, Kohl, Konrad Adenauer, Maria Teresa, Rossini

Luoghi citati: Caracas, Europa Dell'est, Europa Orientale, Ginevra, Moncalieri