Re Kohl fa sapere: «Non abdicherò»

Bild am Sonntag: nonostante le difficoltà ci riprova, la Cdu non ha candidati alla sua altezza Bild am Sonntag: nonostante le difficoltà ci riprova, la Cdu non ha candidati alla sua altezza Re Kohl fa sapere; «Non abdicherò» Protagonista anche nel voto del '98 OLOCAUSTO BfiS^HHHHB BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Helmut Kohl avrebbe deciso di ricandidarsi Cancelliere, alle elezioni generali dell'autunno 1998. L'annuncio ufficiale arriverebbe poco dopo Pasqua, al ritorno dalle tradizionali vacanze dimagranti in Austria. E' quanto la «Bild am Sonntag» - giornale molto bene informato sulle vicende della Cancelleria - sostiene di avere appreso da fonti vicinissime a lui. Il Re, insomma, non avrebbe nessuna intenzione di abdicare, nonostante il suo indebolimento all'interno del governo e del suo partito, la cdu: i piccoli principi dovranno accontentarsi di far parte del seguito, di aspettare il turno. E' credibile una nuova candidatura del Cancelliere, considerate le difficoltà nelle quali versano il modello renano e il «sistema Kohl», considerate le difficoltà della Germania di fronte all'Unione monetaria e le tensioni sociali scatenate da una disoccupazione record, quasi 4 milioni e settecentomila persone senza lavoro in gennaio, con prospettive di arrivare a 5 milioni entro la fine di febbraio? I dubbi restano ma tutti i calcoli, fino ad ora, sono stati fatti senza tener conto del fattore-Kohl. Il più importante - date le circostanze - e il più temibile per gli avversari. Una cosa è certa, infatti: Helmut Kohl è un combat- DAL MONDÒ Egitto, uccise perché indossavano i jeans IL CAIRO. Due ragazze sono state brutalmente uccise in Egitto perché, sfidando le rigide convenzioni borghesi del Paese, avevano indossato un paio di pantaloni. La prima, Mona Youma Moussa, di 21 anni, è stata bruciata viva dalla propria madre: la donna temeva che il genero, vedendola in pantaloni, potesse chiedere il divorzio. La seconda, Marouwa Fathi, è stata strozzata dal cugino che, eccitato dai suoi jeans, aveva cercato di violentarla. [Ansa] Londra, «la Potter bolliva i coniglietti» LONDRA. Beatrix Potter creò Peter Rabbit e gli altri teneri animaletti dei suoi libri per bambini ispirandosi alla natura in modo piuttosto brutale: prendeva i coniglietti, le rane, gli scoiattoli e le volpi e li sezionava con enorme freddezza dopo averli uccisi e spesso anche bolliti. Nel cuore della famosa scrittrice inglese, morta nel 1943 a 77 anni, batteva il cuore di una biologa di grande talento che si diede alla letteratura soltanto quando si rese conto che non poteva realizzare le sue ambizioni scientifiche a causa delle discriminazioni nei confronti delle donne. [Ansa] Stoccolma, sparatoria al cambio della guardia STOCCOLMA. Scene di panico davanti al palazzo reale di Stoccolma quando un soldato, per ragioni ancora sconosciute, ieri ha aperto il fuoco contro i suoi commilitoni durante la cerimonia del cambio della guardia. Due militari sono rimasti feriti dalla stessa pallottola, ma non sono in condizioni gravi: il primo è stato colpito a un gluteo, il secondo a un piede. Lo sparatore è stato arrestato. Il comandante delle guardie si è detto stupefatto per quanto accaduto. [Ansa] «I doni di Berisha? Rubati dai musei» LONDRA. La regina Elisabetta II d'Inghilterra, il primo ministro britannico John Major e altri esponenti del suo governo potrebbero avere ricevuto oggetti rubati come doni ufficiali del presidente albanese Sali Berisha. E' quanto ha scritto ieri «The Independent». I doni, oggetti di antiquariato che risalgono all'epoca dell'Impero Ottomano, sembra siano stati prelevati da musei e collezioni nazionali albanesi e «riciclati» in occasione della visita di Stato di Berisha in Gran Bretagna nel 1994. [Agi] Raffaella e Paolo, Giuliana e Roberto, Enrico e Patrizia, Giorgio e Anna Joannes, Luigi e Emanuela, Gianni Bertolottl. — Rivoli, 16 febbraio 1997. Flavio è vicino ad Alberto e famiglia. Partecipano al lutto le famiglie sembra più padrone della situazione nella cdu», ha scritto la «Frankfurter Allgemeine Zeitung»; «Kohl ha ancora l'ultima parola?», si è chiesta la «Sueddeutsche Zeitung»; «Il Cancelliere deve andarsene», ha sentenziato «Die Woche». L'insieme di questi fattori - e il silenzio prolungato a proposito di una nuova candidatura hanno dato fiato alle speculazioni su eredi e pretendenti: Wolfgang Schaeuble, il capogruppo cdu al Bundestasg costretto dal 1990 su una sedia a rotelle in seguito a un attentato, e considerato il suo delfino naturale; il ministro della Difesa Volker Ruehe, e il leader bavarese Edmund Stoiber. Accendendo, in un Paese politicamente opaco ed essenziale come la Germania, insoliti furori pubblicistici e ravvivando immagini da consuntivo romanzato («L'Autunno del Patriarca», «Crepuscolo degli Dei»). Ma, fatti bene i conti, nessimo dei pretendenti ha un seguito e un'autorevolezza sufficiente per costituire - ancora - un'alternativa credibile all'attuale Cancelliere. Colpa del sistema-Kohl che ha sempre schiacciato i pretendenti - e limite obiettivo a un ricambio di vertice con garanzie di successo: il migliore sponsor del cancelliere Kohl resta Helmut Kohl.