Scalfaro: «Troppe le pensioni vertiginose e inaccettabili» di Renato Rizzo

Scalfaro: «Troppe le pensioni vertiginose e inaccettabili» Scalfaro: «Troppe le pensioni vertiginose e inaccettabili» attiene alla giustizia sociale». E' una mattinata dal sapore di festa paesana quella che si dipana in questo Comune di cui Scalfaro è cittadino onorario: sul palco si parla di Gaudenzio Menila, dotto umanista nato qui proprio 500 anni fa, ma anche di associazioni locali. E ci sono i bambini che cantano come in certe celebrazioni Anni 50 e anziani che donano mazzi di fiori all'ospite. «Sono venuto qui a comprare un po' di serenità» confessa il Presidente con un pensiero che Freud certo saprebbe spiegare e che lui stesso corregge subito: «Anche se devo dire che la Provvidenza ha così grandi braccia che non me ne ha mai privato». Ricorda i suoi 4 anni come ministro dell'Interno «durante il terrorismo, momenti tragici, insanguinati. Occorreva partecipazione intensa ma anche la forza di attimi sereni». E la serenità, assicura, gli è stata compagna pure al Quirinale «in una situazione - osserva mescolando spirito di sopportazione e tracce d'orgoglio - un po' diversa rispetto a quella dei miei predecessori». E' l'occasione per «schiacciare» una battuta che il sindaco di Borgolavezzaro, nel suo saluto, gli ha preparato come una diligente spalla dilungandosi su Santa Giuliana, patrona del Comune e protettrice di chi soffre d'emicrania. Scalfaro guarda al teatrino della politica e sbotta: «Forse quella santa non ha poi un gran lavoro. Un mio professore diceva sempre che, per avere mal di testa, bisogna possederla, una testa». Un sorriso che dura un lampo. Si torna ai problemi seri, alla «verità, solidarietà e lealtà vicendevole» che sono basi di convivenza civile: «Il grande rispetto delle istituzioni, garanzia di tutto un popolo, nasce da questi valori che, a volte, vengono aggrediti da chi vi crede meno o non vi crede». Su palco si materializzano i fantasmi di Marco Pannella e degli esponenti di An che, nei giorni scorsi, hanno attaccato la Consulta e lo stesso Presidente sulla vicenda dei referendum. Ma la parola d'ordine è «serenità». E così quando gli domandiamo se le polemiche di queste ore, con riferimento .particolare alla voglia di secessione sventolata da Bossi, non lo turbano, lui ribadisce: «In 5 anni, di avventure ce ne sono state tante. Ma si vede che la Provvidenza deve avere riserve di serenità e mi ha dato una mano». «Fenomeno scandaloso di fronte ad assegni al di sotto del minimo» «E' un tema che prima di essere politico attiene alla giustizia sociale» SI LA 1 I PARADOSSI DELLA PREVIDEN1 5.104.881 PENSIONATI PERCEPISCONO UNA PENSIONE COMPRESA FRA 279.000 LIRE E 1.000.000 DI LIRE MENSILI il sescusAl11 s I SCUE Q NUDI AL 2000 non partire più, hai disfatto la valigia lasciandoci la sveglia soltanto, hai digerito perfino la nausea di quell'eterno refrain di abbandono dei giornali: «Disagi per chi viaggia») ed ecco, all'improvviso, il, banditore in piazza, la radio, la tv, e chi non ti aspettava più, annunciarti: REVOCATO! TUTTO REGOLARE! Subito il sangue ricircola spedito, il cuore guizza felice come un povero rattino sfuggito alle sgrinfie dello sperimentatore. La Banda musicale che, davanti alle mura dello Stato difese da pochi invalidi con fucili scarichi, eseguiva senza fermarsi, giorno e notte, il Deguello del generale Santana, rimette trombe e tromboni negli astucci e sparisce nel Deserto dei Tartari. Fra due o tre giorni torneremo a sentire le stesse note. Ma oggi, che giornata! I treni che partono... i traghetti... LA «FORBICE» DEGLI ASSEGNI DI ANZIANITÀ' ROMA. Sono 5.104.881 gli ex lavoratori che percepiscono mensilmente dall'Inps una pensione di importo compresa fra le 279 mila lire e un milione di lire. E' questa l'altra faccia del pianeta pensioni, in conflitto con i trattamenti cosiddetti «d'oro» (tornati alla ribalta nel gennaio scorso, quando nella sua trasmissione Gad Lerner si riferì alla pensione di oltre 40 milioni di lire al mese dell'ex-presidente della Stet Biagio Agnes), di cui sono titolari gli appartenenti ad altre catego¬ rie. Alle casse dei liberi professionisti spetta la palma dei migliori trattamenti, anche non fanno che erogare ai lavoratori interessati una somma proporzionale a quella che hanno versato per anni sotto forma di contributi. Ammontano invece a 2310 i pensionati che ricevono un assegno superiore ai 15 milioni di lire per un ammontare annuo di 534 miliardi di lire. Di queste pensioni, 256 sono quelle erogate dall'Inps, mentre 2054 sono erogate da altri enti previdenziali. [r. i.] Renato Rizzo

Luoghi citati: Borgolavezzaro, Roma