«Ho troppi debiti», madre si dà fuoco

«Ho troppi debiti», madre si dà fuoco «Ho troppi debiti», madre si dà fuoco Catania: salvata dalla polizia, manette a 3 usurai CATANIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Per ottenere giustizia ha dovuto rischiare di morire: si è cosparsa di benzina, è andata davanti alla questura e si è data fuoco. Ad appena cinque giorni dal caso della donna di Riposto che si è lasciata morire tra le fiamme assieme alla figlioletta di 6 mesi, irrompe un altro dramma della miseria e della disperazione. Laura Santonocito, 36 anni, un marito invalido e quattro figlie da sfamare, ha soltanto delle lievi bruciature a un braccio e a una gamba. Il suo male più grave è legato allo stato di estrema indigenza della sua famiglia e agli usurai che più volte l'hanno minacciata per avere indietro, con forti interessi, il denaro di un prestito. L'hanno salvata i poliziotti che ieri mattina, poco dopo le 8,30, hanno visto un'enorme fiammata proprio davanti all'ingresso degli uffici, in piazza Santa Nicolella. La donna è stata coperta con un giubbotto, nel tentativo di soffocare il fuoco; poi le hanno strappato di dosso i vestiti. Una volante l'ha trasportata in ospedale. Prima dell'ora di pranzo era già stata dimessa. Nelle stesse ore, gli uomini della squadra mobile facevano scattare la trappola attorno agli usurai che la stessa vittima ha indicato. Nel pomeriggio sono state fermate tre persone: Nunzia Chisari, 40 anni, vicina di casa della vittima, e i coniugi Rosaria Annatelli di 41 e Matteo Forcisi di 50 anni, parenti della Chisari. I tre avrebbero più volte minacciato di morte, l'ultima volta venerdì scorso, sia Laura Santonocito sia le sue fighe. Ieri mattina, prima del drammatico gesto in questura, la donna ha telefonato agli usurai: «State uccidendo una madre di famiglia», ha urlato. Da tre anni la donna pagava mensilmente agli usurai 250 mila lire per tentare di estinguere un debito di 2,5 milioni contratto per pagare costose cure. Quattro mesi fa la donna ha dovuto sospendere i pagamenti e, per la disperazione dovuta alle conti- Il gesto disperato davanti alla questura Gli strozzini avevano minacciato le sue figlie nue minacce, pare che già la scorsa settimana avesse tentato il suicidio; era stato il marito a salvarla. La famiglia di Laura Santonocito vive in un piccolo appartamento popolare del quartiere di Librino, casermoni senza servizi e in un contesto molto degradato. E' lei a mantenére la famiglia con il suo lavoro di collaboratrice domestica: 900 mila lire al mese, troppo poche per mandare avanti quattro fighe, una delle quali cardiopatica e altre due con gravi problemi alla vista, e un marito che >

Persone citate: Chisari, Laura Santonocito, Matteo Forcisi, Nunzia Chisari, Rosaria Annatelli

Luoghi citati: Catania, Riposto