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II giornale del Papa bacchetta «gli eroi del tutto permesso» II giornale del Papa bacchetta «gli eroi del tutto permesso» ROMA. «La logica del permissivismo eretto a regola di vita». Questo il concetto che, secondo L'Osservatore Romano, domina l'odierna società che premia pubblicamente abitudini non esemplari. Il quotidiano vaticano si riferisce in particolare a due episodi recenti, definiti diversi per gravità ma accomunati dalla stessa logica: quello dei due piemontesi detenuti alle Maldive perché trovati in possesso di hashish, e quello delle due ragazzine senesi, trovate in un ostello di Madrid dopo una breve fuga da casa. Riferendosi ai due piemontesi e alla quantità di hashish di cui erano in possesso, l'articolista nota che «era del tipo definito leggero, quello che secondo alcuni spiriti illuminati sarebbe quasi un toccasana più raccomandabile dell'alcol e del tabacco. Per liberare i due play boy in sedicesimo si sono mossi mari e monti, politici e diplomatici, senza dimenticare il ruolo determinante di una tribuna Alberto Bartorelli, padre dell'Uk 101 previsto poi che ai pazienti che verranno estromessi dallo studio perché al controllo avranno mostrato segni di peggioramento, venga data la possibilità di optare per ricevere l'UklOl. In questo modo si dà la possibilità anche a chi ha avuto placebo (e non lo sa) di avere con certezza il farmaco. I due studi, secondo Panerai, dovrebbero partire alla fine dell'estate e dureranno da un anno e mezzo a due anni, compresi i sei mesi per l'esame statistico dei risultati. [r. cri.] televisiva alla moda tra i malati d'insonnia. I due compari se la sono senz'altro vista bratta - sottolinea ancora L'Osservatore - ma per come si erano messe le cose devono prendersela soprattutto con se stessi. Ci auguriamo che l'amara esperienza sia stata per loro una salutare lezione». Quanto al secondo episodio, quello della fuga da casa di due senesi, il quotidiano vaticano stigmatizza che avessero «tre iniiioni in tasca: le signorinelle, non contente di aver gettato nell'angoscia le rispettive famiglie, hanno fatto mobilitare ingenti quantità di mezzi e personale delle forze dell'ordine, tutto per un loro capriccio. I protagonisti di entrambi gli episodi, a conclusione dei quali si sono avute accoglienze a dir poco trionfali, non sono figure esemplari e degne di ammirazione. Meno che meno sono eroi. Se tali possono apparire è sintomo evidente di un vuoto educativo che ci circonda». (Agii