II peso della memoria di Fiamma Nirenstein

II peso della memorili II peso della memorili Una donna e il suo passato Madeleine è figlia dei silenzi che ancora avvolgono la vicenda dell'Olocausto ancora. E quando scrisse un libro dopo che i suoi erano stati uccisi dai tedeschi, lo intitolò «La sovversione comunista in Cecoslovacchia»; lo dedicò, sì, alla memoria dei suoi, ma non parlò molto del nazismo, quanto piuttosto del comunismo. La Albright ha probabilmente accettato questo messaggio come il più importante che le è stato trasmesso: del resto il tempo della sua presa di coscienza è stato quello della guerra fredda. E ciò che è più stravagante, probabilmente la sua ideologia è stata paradossalmente corroborata dall'interpretazione che i comunisti stessi dettero del nazismo. Nel campo di concentramento di Terezin ancora campeggia una croce in memoria, molto più grande della stella di David che là, proprio là, sono stati sterminati quasi tutti gli ebrei cechi. Questo campo è stato più volte ricordato dal potere comunista, negli anni a venire, come il luogo delle sofferenze e della fine di tanti combat¬ comunisti. Ma i suoi genitori, mentre lui andava verso un destino di profugo intellettuale che sarebbe diventato poi ambasciatore ceco e scrittore, venivano catturati in quanto ebrei e mandati a morire a Terezin. Da loro stessi aveva imparato ad amare e servire la Cecoslovacchia. Korbel non aveva mai dato importanza all'essere ebreo più che non l'avrebbe data a un'altra delle tante nazionalità racchiuse nell'impero che lui amava: magiari, cechi, germani, slovacchi e altri mmm '//////> mmm '/// va mmm ■///////, mmm '//////> mmm- /////, mmm f//ism m M tenti comunisti e per la libertà, mentre i nomi degli ebrei rimasero sepolti. Era un'indistinta battaglia tra le forze del bene e quelle del male (i nazisti) che secondo i comunisti, e poi gran parte della sinistra, aveva avuto luogo, ed è interessante come l'ebraismo assimilato abbia abbracciato inconsapevolmente questa visione delle cose, forse per sentirsi meno solo, forse per non dover ammettere che quell'identità apparentemente secondaria, fragile, si era trasformata per i propri cari e per se stessi nella cosa più importante, nell'unica cosa vitale. La Albright che è fatta della pasta dei vincenti, non aveva intenzione di attraversare la palude della memoria. Per questo ora dice: «Mi sento molto scossa e in certo modo violata» dalle rivelazioni. Il fatto è che l'Olocausto è ancora un nero scrigno di segreti. Le sue verità sono solo per i forti. Fiamma Nirenstein ///////' mmm '/ss///- mmm ■////,/■■ mmm

Persone citate: Albright

Luoghi citati: Cecoslovacchia