Le sette Cernobil nel cuore di Mosca

I reattori dell'Istituto di ricerca Kurciatov rischiano di impazzire per scarsa manutenzione I reattori dell'Istituto di ricerca Kurciatov rischiano di impazzire per scarsa manutenzione Le sette Cernobil nel cuore di Mosca «Bj i Scatta l'allarme nucleare « MOSCA Kurciatov è nel cortile di casa. Per cui, si aspetta. Ma il professor Rumiantsev, che se ne intende, è molto meno tranquillo. Proprio nei giorni scorsi gli scienziati hanno inviato a Cernomyrdin, il capo del governo, un ennesimo allarme grave. Stanno guastandosi irrimediabilmente le comunicazioni elettriche all'interno dell'istituto. E i sistemi di sicurezza degl'impianti funzionano soltanto se queste funzionano. Finora è successo - spiega sempre Rumiantsev - che gli stessi ricercatori hanno fatto collette per comprare i pezzi di ricambio necessari per fare qualche giunta, per cambiare un tubo, per tappare ima falla. Ma quanto può durare? E poi - scrivono le Izvestija - ci sono riparazioni che non si possono fare neanche con le collette degli «scienziati fanatici» che continuano a andare al lavoro tutti i giorni. I pensionati hanno ricevuto la pensione e possono venire al lavoro grazie all'abbonamento gratuito ai filobus. Ma gli altri? Un abbonamento mensile al trasporto urbano costa 180.000 rubli. Più d'un terzo del salario. Un sacco di gente non ha semplicemente i denari per arrivare al lavoro tutti i giorni. Molti cercano qualche altra occupazione, o vanno a vendere la verdura dei caucasici al mercato, o scaricano i camion. Che ne sarà dei sistemi di filtraggio che impediscono ai radionuchdi di diffondersi nell'aria? Oppure dei sistemi di raffreddamento delle DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Ancora due mesi di tempo possiamo reggere. Ma se non si trovano i soldi i reattori possono entrare in avaria. Due mesi: è il massimo». Il professor Rumiantsev è il direttore dell'Istituto di ricerche nucleari Kurciatov. Che non si trova nella steppa profonda, bensì dentro Mosca, a 15 chilometri in linea d'aria dal Cremlino. Ci lavorano, anzi ci lavoravano, 7000 persone. Adesso non si sa quante ne sono rimaste, anche perché ogni giorno qualcuno se ne va. Per disperazione. Restano gli anziani. I più giovani prendono meno di mezzo milione di rubli al mese, meno di 150 mila lire. Ma l'ultimo stipendio l'hanno preso a settembre. Solo nel reparto controllo della radioattività lavoravano 180 persone. Adesso sono 25, tutti oltre i 60 anni. E i reattori nucleari erano - e restano - sette, insieme con oltre 100 reparti e apparecchiature altamente radioattive e a due depositi di scarti radioattivi all'interno del recinto della fabbrica. E' come se sette potenziali bombe atomiche fossero state piazzate da un gruppo terrorista nel centro della capitale russa. La gente, tutto attorno, si sta chiedendo se non sia il caso di togliere le tende. Ma per ora prevale l'idea che, alla fine, quelli del Cremlino troveranno i soldi. Mica vogliano saltare in aria anche loro. Cernobil, in fondo, era lontana. La sala centralagente

Persone citate: Cernomyrdin, Rumiantsev

Luoghi citati: Mosca