Addio vecchio simbolo, ora c'è il Sole delle Alpi

Addio vecchio simbolo, ora c'è il Sole delle Alpi Addio vecchio simbolo, ora c'è il Sole delle Alpi fermano a Perugia, il porta-targhe padano e le T-shirt da riposo della nazionale di calcio, naturalmente padana. Richiestissimi poi i calendari con le leggiadre fanciulle padane, una al mese, senza esagerare, come nel calendario Pirelli. Non mancano, ovviamente, i libri. Ma il vero «re» della libreria è il tomo intitolato «Il mio progetto», summa del Bossi-pensiero. CONTESTATO U 163. Fischi e urla al Tg3 regionale lombardo dal congresso della Lega Nord per un servizio trasmesso venerdì sera e raccontato alla platea da Marco Formentini. li sindaco di Milano lo ha citato come esempio di cattiva informazione. «Ieri è stato trasmesso un servizio - ha detto - per dare la notizia che un'anziana signora ha vinto una causa contro il Comune di Milano a seguito di una frattura della gamba causata da una buca non riparata. Ma - ha aggiunto non hanno detto che la causa risale al 1992 quando c'era la giunta di La Lega Nord volta pagina, scegliendosi un nuovo nome e un nuovo simbolo. Con il nuovo statuto approvato ieri il movimento si chiamerà «Lega Nord per l'indipendenza della Padania» e sarà rappresentato dal simbolo del «Sole delle Alpi» affiancato dal tradizionale Alberto Da Giussano. Lo statuto stabilisce che obiettivo del movimento - composto da 14 sezioni nazionali suddivise a loro volta in sezioni provinciali, comunali e circoscrizioni - è «il conseguimento dell'indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento intemazionale quale Repubblica federale indipendente e sovrana». AL CONGRESSO COL TRADUTTORE. «La Basco verde Maroni Padania è già in Europa, l'Italia non ci entrerà mai. Non vi spiacerà, quindi, se dirò qualche parola in inglese». Il delegato Marco Brigliadori, il fratello dell'attrice Eleonora, sorprende tutti e attacca a parlare di «Padanian people» e «padanian style of life». Poco prima, al congresso leghista si era parlato in francese, con qualche piccolo problema di traduzione. Etienne Andrione, qui in veste di rappresentante «straniero» dell'Union Valdòtaine, saluta «les amis padanes» in francese, e in francese dice che «l'Italia non è né Stato né nazione: è un insieme di popoli governati da un dispotismo tiranno». Ogni tanto Ananione parla troppo in fretta, e l'interprete improvvisato si incep- pa. Andrione, paziente, lo corregge. In perfetto italiano: «Sfruttato, amico padano, ho detto popolo sfruttato...». A RUBA I GADGET LEGHISTI. In attesa dell'intervento di Bossi, i congressisti della Lega hanno affollato i numerosi banchi dei gadget, fonte primaria di autofinanziamento del movimento. Il più venduto è un souvenir dell'avvenimento: una spilletta con il sole delle Alpi sormontato da un cinghiale, con la scritta «DI Congresso federale della Lega Nord». I lombardi hanno quasi esaurito baschi e sciarpe di lana verde e i distintivi con il simbolo della Padania. Molto richieste e vendute anche le banconote da 500 mila Lire («cincentmila») con l'effigie di Bossi e il Po sul retro, i francobolli commemorativi della storia leghista e i foulards femminili di stoffa sintetica. Tra le novità, sono andate a ruba anche le carte stradali della Padania, con il Nord diviso in «nazioni» e che si 4 t gazebo da difendere «anche con la forza, se necessario - precisa il portavoce del governo della Padania, Roberto Maroni - perché il congresso ha approvato il nostro diritto alla legittima difesa». Così il 20 aprile si svolgerà il referendum per l'indipendenza della Padania, sotto «migliaia e migliaia» di gazebo bianchi. LEGHE HI GUERRA. E'guerra tra le Leghe. Mentre la Lega Meridionali d'Italia definisce «fuori legge» il progetto secessionista di Bossi e chiede l'intervento della magistratura contro la Lega Nord, i rappresentanti della neonata «Alleanza meridionale autonomista» hanno deciso di presenziare, in qualità di osservatori, al congresso del Carroccio. «Siamo federalisti però ci divide dalla Lega l'idea di secessione - spiega Rocco Petrillo, «ministro degli Esteri» del neonato «Governo provvisorio dell'Italia Meridionale» -. Della Lega condividiamo la lotta contro lo Stato romano e la classe politica attuale». Ir. L] Il «sole delle Alpi» Craxi e Pillitteri». Fischi dalle tribune, poi il grido ritmato di «buffoni» e, infine, «fuori, fuori». Proprio in quel momento una troupe del Tg3 si trovava tra il pubblico e, riconosciuta, è stata fischiata e insultata. LA PADANIA INFILA I GUANTONI Annunciato per il 22 febbraio a Dalmine (Bergamo) un incontro di pugilato tra la nazionale padana e quella francese. All'annuncio è seguito l'invito: «Andiamo tutti a sostenere la nostra nazionale». AL VOTO M UN GAZERÒ. Il seggio in un gazebo. E un gazebo in ogni piazza dell'Italia settentrionale, «Toscana, Umbria e Marche escluse». Un