Storia di un ex

Storia di un ex Storia di un ex «Così sono tornato a vivere» CARPI _ Ò a TTA' ITALIANE _ DAL NÒSTRO INVIATO «E' una storia così vera che dubito sia potuto accadere». Marco Manciotti, 38 anni, ex bancario, ex internato in manicomio criminale, con queste stesse parole ha avviato un romanzo-verità, «Nell'occhio del ciclone» (Il Risveglio). Aggredì i genitori in preda a disturbi psichici: la madre si salvò, il padre morì. Lui finì all'ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia, e da lì a Castiglione delle Stiviere poi. Quattordici anni dopo, a casa, con lo sguardo fermo e dolce, racconta il ritorno alla vita. Si è quasi laureato in giurispmdenza, ha pubblicato raccolte di poesie «Penso con sollievo / che tra breve / l'alba / piegherà i miei fantasmi»), racconti, due romanzi. Vive della pensione di invalidità civile, con la madre che l'ha riaccolto. Quanto pesa la memoria? «Ho coscienza di ciò che è accaduto. Non volevo uccidere. Seppi che mio padre era morto mentre mi chiudevano a Reggio Emilia». Come ricorda l'ingresso nel manicomio criminale? «Una finestra sul cortile. Cataste d'immondizia e topi che ci si avventavano sopra. Un giudice mi parlò della perizia psichiatrica». Lei ha studiato. «Davo gli esami, ma ho smesso. Certe professioni richiedono fiducia ed è difficile dare fiducia a chi toma da quei posti». Com'è stato il ritorno? «Bello. Gli amici, i parenti. Scrissi il libro, ma non avevo distribuzione. Ricordo che il manicomio di Castiglione ne acquistò delle copie, per aiutarmi. Partii per gli Stati Uniti, poi per l'Africa». Poi, il problema-lavoro. «La banca non mi ha riassunto. Dal collocamento mi haiuio mandato in una fabbrica. Io di me ho detto tutto. Dopo il periodo di prova mi hanno rimandato a casa». Prova rancore? «No. E' una realtà. Se arrivi dal manicomio criminale... Ma si può tornare alla vita». [m. nei.] cura di Marcello LoHredi

Persone citate: Castiglione, Marco Manciotti

Luoghi citati: Africa, Castiglione Delle Stiviere, Reggio Emilia, Stati Uniti