«Piena dignità umana all'embrione» di Marco Tosatti

«E' un passo decisivo per la civiltà». La Melandri: laici e cattolici devono cercare un'intesa su questo concetto «E' un passo decisivo per la civiltà». La Melandri: laici e cattolici devono cercare un'intesa su questo concetto «Piena dignità umana alFembrione» Il Papa: bisogna tutelare la vita ad ogni costo CITTA' DEL VATICANO. Giovanni Paolo II dà nuovo vigore all'offensiva della Chiesa sui confini della bioetica. Ieri ha ricevuto in udienza i partecipanti alla terza assemblea generale della «Pontificia Accademia per la Vita», e ha chiesto un «rinnovamento indispensabile del diritto e della politica» in tutto ciò che riguarda la vita umana, dal concepimento in poi. Un attacco frontale e durissimo nei confronti dell'interruzione legale della gravidanza, unito alla richiesta di riconoscere all'embrione una «piena dignità umana». «Come non ricordare - ha denunciato Giovanni Paolo II che la nostra epoca sta vedendo purtroppo un'inedita e quasi inimmaginabile strage di esseri umani innocenti, a cui molti Stati hanno dato l'avallo della legge»? Papa Wojtyla ha fatto della battaglia contro l'aborto legale uno dei punti centrali della sua predicazione. «Quante volte a difesa di questi esseri umani si è levata inascoltata la voce della Chiesa! E quante volte, purtroppo, da altre sponde è stato presentato come diritto e segno di civiltà quel che invece è crimine aberrante nei confronti del più indifeso degli esseri umani». La tesi di Giovanni Paolo II è nota. «Si tratta di riaffermare che l'essere umano va rispettato e trattato come una persona fin dal concepimento e, pertanto, da quello stesso momento gli si devono riconoscere i diritti della persona umana, tra i quali anzitutto il diritto inviolabile di ogni essere umano in¬ nocente alla vita». E' un concetto che ha trovato la sua espressione più solenne nell'enciclica «Evangelium Vitae»; e secondo il Pontefice trova «crescente accoglimento anche nell'ambito della ricerca scientifica e filosofica». Ma adesso, ha proseguito il Pontefice, è necessario che il diritto e la politica compiano un passo ulteriore, ed è un passo sul quale il dibattito è molto vivace, e ricco di controversie. «E' giunta l'ora storica e pressante - questo l'appello del Pontefice - di operare un passo decisivo per la civiltà, e l'autentico benessere dei popoli: il passo necessario per rivendicare piena dignità umana e il diritto alla vita di ogni essere umano dal suo primo istante di vita e per tutta la fase prenatale». In questo modo probabilmente la Chiesa pensa di poter ostacolare la diffusione della «pillola del giorno dopo». Se all'embrione venisse riconosciuto pieno diritto sin dal concepimento, la «pillola del giorno dopo» si troverebbe automaticamente fuori gioco. «Questo obiettivo - ha proseguito il Pontefice - il recupero cioè della vita prenatale alla dignità umana, postula un congiunto e spassionato sforzo di riflessione interdisciplinare, unito ad un rinnovamento indispensabile del diritto e della politica». «Una nuova tappa di civiltà», ha definito papa Wojtyla quest'ipotesi realizzata; e conta sulla riconoscenza degli uomini di domani per la Chiesa: «Sono persuaso che le generazioni fu¬ ture saranno ad essa grate per essersi opposta con tutta fermezza alle molteplici manifestazioni della cultura di morte e ad ogni forma di svalutazione della vita umana». In Italia le organizzaizoni cattoliche si stanno muovendo. A Firenze, qualche giorno fa, il «Forum delle associazioni familiari» ha chiesto che sia messa «all'ordine del giorno dei lavori parlamentari e discussa al più presto» la legge d'iniziativa popolare che.intende modificare il primo articolo del codice civile affinché «la piena capacità giuridica, almeno nel campo extrapatrimoniale, sia riconosciuta a ogni essere umano fin dal concepimento». La richiesta è stata indirizzata al Presidente della Repubblica, ai presidenti di Camera e Senato, ai presidenti dei gruppi parlamentali e ai segretari dei partiti. E dal mondo della politica arrivano le prime reazioni. «E' totalmente condivisibile - dice Giovanna Melandri, del pds - la sottolineatura da parte del pontefice della centralità nel dibattito bioetico del valore della dignità dell'embrione. Il riconoscimento di tale centralità in uno Stato laico deve tradursi nel divieto di pratiche lesive di questa dignità, come ad esempio la produzione di embrioni a scopo di ricerca e non a scopo procreativo. Mentre non può tradursi nel riconoscimento della personalità giuridica dell'embrione». Marco Tosatti

Persone citate: Giovanna Melandri, Giovanni Paolo Ii, Melandri, Papa Wojtyla, Wojtyla

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Firenze, Italia