«Questi ragazzi non sono mostri»
«Questi ragazzi non sono mostri» «Questi ragazzi non sono mostri» Violante: una montatura eccessiva dei giornali IL PRESIDENTE DELLA CAMERA sioni? «Sono venuti meno al principio di responsabilità nel modo in cui hanno trattato la vicenda. Ora i direttori dei mezzi di informazione dovrebbero riflettere su come hanno affrontato questi argomenti. C'è stata una concorrenza esasperata, specialmente tra le televisioni. Si è costruita e bombardata nelle case un'immagine dei giovani e della situazione sulle autostrade che portava a pensare a realtà mostruose. Tutto questo smonta la gerarchia dei valori civili». «Questi ragazzi accusati non sono mostri, ma persone che hanno problemi. Se sono stati loro, pagheranno, e pesantemente. Uno dei responsabili di un altro lancio avvenuto in Veneto qualche anno fa, ha scritto dal carcere "Adesso capisco il valore della vita e della morte". Io mi domando: ma è necessario entrare in carcere, per capirlo?». Bisogna, dice il presidente Violante, «ricostruire una gerarchia dei valori etici. Bisogna insegnare che chi vive in una comunità non può fare quello che vuole, e che non si debbono danneggiare gli altri». Che fare, allora? «Eliminare questa idea dei "mostri". E pensare a cosa ci può insegnare una vicenda così». Dalla platea uno studente dice «noi giovani non sentiamo la presenza dello Stato». Replica Violante che l'Italia «è Stato da poco più di un secolo, a differenza della Francia», e che «abbiamo avuto una dittatura», e che l'impegno è quello di «destinare più risorse alle generazioni fu¬ ture. Perché oggi chi è sano, maschio, adulto e residente al Nord è ampiamente tutelato, a differenza di chi è giovane, oppure malato. Bisogna lavorare sulle politiche della famiglia» (che non vuol dire assistenzialismo), e «fare un massiccio formidabile investimento nella formazione» (che non vuol dire solo scuola, ma anche «viaggi di studio in Italia e all'estero, e maggiore informazioni sugli sbocchi lavorativi»). E «non dimenticarsi che il mercato del lavoro ormai è europeo, e noi abbiamo ogni interesse ad entrare in Europa. Sennò avremo meno risorse, il nostro lavoro varrà di meno, e saremo uno dei primi Paesi del bacino africano, ma fuori dal mercato europeo». TORTONA TOROA Il NA strigliata ai mezzi di informazione, perché sui fatti di Tortona «c'è stata una montatura eccessiva, tendente a creare dei mostri». E un invito alla società - i giovani, gli adulti - a «riflettere, a impegnarsi, a battersi», perché fatti simili non si ripetano. E' la «lezione» tenuta ieri dal presidente della Camera Luciano Violante, sbarcato al Teatro Civico di Tortona per un incontro con i rappresentanti delle scuole della città, e con gli educatori. Un dibattito su disagio, emarginazione e criminalità giovanile voluto dal Comune, che dalla sera del 27 dicembre si è ritrovato in prima pagina come «la città dei killer dei sassi». Dove hanno sbagliato, giornali e televi- [bru. gio.] Nel 30° dei trapianto Il sindacato: «Entro il Duemila quattrocentomila insegnanti andranno in pensione»
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