Assolti dal giudice, li condanna il Daily Mail

Assolti dal giudice/ li condanna ii Daily Mail Assolti dal giudice/ li condanna ii Daily Mail Titola «Assassini», sperando in una querela che riapra il caso Gli Usa richiamano l'ambasciatore in Vaticano LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Assassini», proclama il «Daily Mail» con un titolo che tiene tutta la prima pagina, sopra le fotografie di cinque giovanotti. «E se sbagliamo - aggiunge il giornale - ci querelino». In veste inedita di giornale-giustiziere, il quotidiano inglese tenta di inchiodare i cinque alle loro responsabilità, come non sono riusciti negli ultimi quattro anni né la polizia né i tribunali. I cinque - tutti fra i 19 e i 21 anni - l'hanno sempre fatta franca. Ma adesso devono decidere: o accettano l'etichetta che viene loro affibbiata, o si battono - sul banco dei testimoni - per respingerla; e secondo il «Daily Mail» non ci riusciranno, anche se ieri dal campo di uno dei cinque si levavano battaglieri propositi. La vicenda ruota attorno all'uccisione - aprile 1993 - di Stephen Lawrence, un teenager di r colore ucciso mentre aspettava l'autobus in una via di Eltham, periferia povera a Sud-Est di Londra. Giovedì il coroner, chiudendo la pubblica inchiesta su quel delitto, ha parlato di «un attacco razzista senza alcuna provocazione da parte di cinque giovani bianchi». Ecco i cinque, proclama il Daily Mail. E' polemica in Inghilterra. «Un'ottima idea», ha detto il deputato conservatore Peter Bottomley. «Il peggiore giornalismo da tabloid, un processo per stampa», replica un altro conservatore, Roger Gale, presidente della commissione dei Comuni che si occupa della stampa: «Abbiamo un sistema giudiziario che, con tutti i suoi difetti, ha superato la prova del tempo. Un imputato è colpevole soltanto quando è giudicato colpevole». Ma il pubblico, stando alle prime reazioni, è favorevole. La vicenda, in effetti, ha dell'incredibile. Tutti e cinque, in vari mo¬ menti, sono stati accusati dell'omicidio. Ma senza esito. La pubblica accusa aveva tentato di incriminarne due, dovendo poi rinunciarvi per mancanza di sufficienti prove a loro carico. La famiglia della vittima aveva deciso allora di intentare un'azione civile, ma due dei cinque non erano neppure arrivati in tribunale e gli altri erano stati poi assolti per insufficienza di prove. «C'è un muro di silenzio e di paura», ha detto giovedì il coroner sull'assenza di testimoni. Era reduce da una delle giornate più fosche per la giustizia inglese. Durante l'inchiesta pubblica sulla morte di Lawrence, giovedì, i cinque sono stati chiamati a testimoniare. Ripetutamente hanno rifiutato di rispondere, adducendo il loro diritto di non autoincriminarsi. Hanno rifiutate) di dire al coroner se fossero presenti sul luogo dell'omicidio, di precisare quali fossero le ferite della vittima., di indicare chi potesse fornire particolari sulle circostanze della morte. Uno di loro ha sì ammesso di riconoscere una giacca, che secondo la polizia era stata usata da uno degli aggressori, ma ha rifiutato di dire se fosse sua. Un altro, in tono di sfida, ha proclamato: «Non dico che non c'ero o che non c'entravo. Dico che un tribunale mi ha riconosciuto innocente». Quattro di loro non hanno alibi, il quinto ne ha fornito uno falso. La polizia ritiene - ma ha ormai le mani legate - che siano loro gli assassini. «Ne è sicura», afferma il «Daily Mail», lanciando la sua clamorosa crociata: «Se questi uomini sono innocenti scrive il giornale - avranno ora ogni modo di chiarirlo con un'azione legale contro il Daily Mail». Perché se quereleranno non potranno rifugiarsi dietro alcun paravento: dovranno sabre sul banco dei testimoni e parlare, [f. già.] WASHINGTON. Il presidente della commissione esteri del Senato ha chiesto ieri il richiamo dell'ambasciatore americano in Vaticano per «comportamento non etico». In una lettera al segretario di Stato Madeleine Albright il senatore Jesse Helms, uno degli autori della controversa legge per le sanzioni alle aziende che commerciano con Cuba, sostiene che l'ambasciatore Raymond Fìynn non può più rappresentare il proprio paese. Flynn è stato censurato dopo aver attinto al fondo per la sua campagna elettorale per pagare spese di viaggio. «Spero - ha scritto Helms - che chiederete al presidente Clinton di nominare un sostituto». Flynn, che è stato sindaco di Boston, aveva dichiarato lunedì al giornale «Boston Globe» di aspettarsi di essere richiamato presto, in quanto si trova in Vaticano da ormai quattro anni. [Ansa]

Persone citate: Clinton, Flynn, Helms, Jesse Helms, Madeleine Albright, Peter Bottomley, Raymond Fìynn, Roger Gale, Stephen Lawrence

Luoghi citati: Boston, Cuba, Inghilterra, Londra, Sud-est Di Londra, Usa, Washington