L'assedio dei Tir mette in ginocchio lo Spagna di Gian Antonio Orighi

I/assedio dei Tir mette in ginocchio lo Spagna I/assedio dei Tir mette in ginocchio lo Spagna Lo sciopero è arrivato al nono giorno, approvvigionamenti sempre più difficili ABS. AIR BA<;. CL1MATIZZATORE. CINTURE CON NIETENSIONATORE ELETTRONICO. FENDINEBBIA. DOPPIA APERTURA LUNOTTO E l'Oli'FELLONE POSTERIORE. LA NUOVA GAMMA LAGUNA 97 PARTE CON IL MASSIMO DELLA TECNOLOGIA. MOTORI INIEZIONE MULTIPOINT. TUHBODIICSEL MUL'I'IVALVOLE. Oppure: finanziamento fino a 20.000.000 in 30 mesi a interessi zero, i:-: uigunu Bnriinu i.8 rn l.3o.900.000 chiavi in minio A.P.I.E.T. rsclusii; imporlo finniiziuiii I.. 20.000.000; unlicipu I.. 10.000.000, (li rule mensili ili L. 666.600; T.A.N. 0%; T.A.E.C. 0,97%. Spese dossier nntiiùpnliL. 250.000. Impiotili liollo I.. 20.000. Solvo upprnviizimie della Finiin/.iiiriu. OFFERTE VALIDE FINO AI. 2K FEBBRAIO. MADRID NOSTRO SERVIZIO testa di «camion selvaggio» (le altre sono: la pensione a 60 anni contro gli attuali 65; riconoscimento delle malattie professionali; fine delle troppe licenze di trasporto). E neppure che il ministro dei Trasporti abbia dato ordine alle forze di sicurezza di garantire la-circolazione, definendo lo sciopero «selvaggio ed ingiustificato, fomentato da una minoranza violenta». Dal Nord al Sud del Regno migliaia di camion sono fermi. Il via allo sciopero l'ha dato Fedetrans, l'organizzazione dominante nei Paesi Baschi, che è guidata dal sindacato Ela-Stv (del democristiano Pnv) e dal Lab, il «braccio sindacale» dei terroristi dell'Età. All'inizio lo sciopero ha preso piede nel Nord, soprattutto in Castilla-León, Paesi Baschi spagnoli e Catalogna. Ma i cosiddetti «picchetti informativi» hanno convinto ad aderire anche Fenadismer, la seconda organizzazione di un settore molto atomizzato che conta 140 mila Fabbriche di automobili come Renault, Ford, Opel, Mercedes-Benz e Volkswagen costrette a ricorrere alla cassa integrazione per mancanza di pezzi. I frigoriferi, nei porti, pieni zeppi di pesce. I mercati alimentari all'ingrosso di Madrid e Barcellona con merce sufficiente soltanto fino a martedì. E mille bare bloccate fuori dalla capitale. Lo sciopero nazionale di solo due sindacati degli autotrasportatori spagnoli, giunto al nono giorno, sta mettendo il Paese in ginocchio anche se la polizia garantisce la circolazione. E lunedì asseconderanno la «huelga» i tassisti, mentre le stazioni di servizio minacciano di scendere sul piede di guerra. A nulla è valso che il governo Aznar abbia deciso ieri pomeriggio di ridurre tra le 5 e le 10 pesetas il prezzo del gasolio, una delle richieste della pro¬ imprese e 235 mila veicoli industriali, l'80 per cento dei quali, 122.800, con un solo camion. I danni, solo per il settore agricolo, sono già arrivati a 250 miliardi di lire. Migliaia di autocarri sono bloccati alle frontiere con il Portogallo e la Francia, con grande preoccupazione del commissario europeo Neil Kinnock, che ha chiesto al governo di Madrid di «garantire la protezione e la sicurezza dei camionisti non spagnoli». E Fedetrans, ieri sera alle 19,45, ha richiesto una negoziazione diretta con l'Esecutivo, scartando di partecipare all'incontro che il ministero dei Trasporti aveva organizzato con gli altri sindacati.del settore. Lo sciopero, appoggiato dai socialisti di Gonzàlez e dai comunisti, continua ad allargarsi. Gli scontri con la polizia sono ormai diventati quotidiani (ieri altri due arresti in Cantabria; un camionista portoghese è stato arrestato perchè aveva minacciato un picchetto di camionisti spagnoli con un'arma da fuoco; nella nottata di giovedì un camionista francese ha travolto ed ucciso uno scioperante vicino a Burgos). Nelle grandi città la gente sta già vuotando i supermercati, benché i prezzi siano già aumentati di almeno il 3 per cento. E la possibilità che la «huelga» dilaghi è stata confermata non solo dai tassisti, ma anche dalle ormai quasi vuote stazioni di servizio. L'organizzazione dei benzinai protesta contro la misura decisa ieri dal governo che permette agli autotrasportatori (un settore che produce il 2 per cento del Pil spagnolo) di comprare direttamente la nafta dalle compagnie petrolifere, riducendo così i loro introiti. Minaccia la serrata. E la vittoria dei camionisti francesi dei mesi scorsi, che riuscirono a piegare Juppé riducendo l'età di pensionamento a 55 anni, viene continuamente ricordata. Gian Antonio Orighi

Persone citate: Aznar, Neil Kinnock