«Immigrati, il voto come diritto>>

CroìI CroìI Ecco il disegno di legge del governo: cresce la severità nelle espulsioni.! «Immigrati, il vaio come diritto» «Maggiore tutela, ma solo per chi è in regola» ROMA. Immigrati, più diritti ma solo per chi è in regola. Il Consiglio dei ministri ieri mattina ha congedato il disegno di legge sull'immigrazione, frutto di un lavoro di tre mesi realizzato da una commissione costituita da otto ministeri e presieduta dal ministro per gli Affari sociali Livia Turco. Il provvedimento consta di 46 articoli e ha l'ambizione di regolare la materia una volta per tutte.Eccone i contenuti principali. LA FILOSOFIA. Controlliamo i flussi migratori - dice il ddl - facciamo entrare gli stranieri secondo quote programmate ma, una volta dentro, dobbiamo rispettarli e garantire loro dignità nel lavoro, nella vita sociale e familiare, nel diritto di voto alle amministrative. LA POLITICA. Il governo presenta al Parlamento ogni tre anni un documento di programmazione delle politiche dell'immigrazione che tenga presente non solo il fabbisogno occupazionale, ma anche le strutture, i servizi e gli altri strumenti di gestione dell'afflusso. Vengono inoltre istituiti i consigli territoriali per l'immigrazione che, in sede locale, affronteranno i problemi del caso. INGRESSO. Per entrare nel nostro Paese, stabilisce il ddl, lo straniero non comunitario avrà bisogno di un permesso di soggiorno che vale sia per ragioni di turismo, che di studio che di lavoro. Gli ingressi in Italia per lavoro possono avvenire - sempre nell'ambito delle quote fissate dal governo - secondo tre modalità diverse: 1. dietro chiamata diretta del datore di lavoro: 2. attraverso liste di prenotazione nei Paesi d'origine con cui siano stati stipulati accordi in tal senso. 3. tramite la garanzia di uno sponsor. Quest'ultima è la novità più rilevante. Una cittadino extracomunitario può venire in Italia semplicemente per cercare un lavoro, in questo caso può farlo tramite uno «sponsor individuale o collettivo», attraverso cioè una persona o una associazione che garantiscano per lui (vitto, alloggio, sicurezza personale). Lo straniero «sponsorizzato» avrà tempo due anni per sistemarsi. Dopo sei anni con il permesso di soggiorno, se lo straniero si è comportato bene, ha un lavoro e non ha commesso reati, può ottenere la «carta di soggiorno»: un documento permanente che dà accesso a tutti i servizi pubblici e ai diritti. La legge punisce chi fa entrare clandestinamente immigrati in Italia. La pena varia (da tre a 15 anni) a seconda che si tratti di mero passaggio oppure di ingresso clandestino a fine di sfruttamento. ESPULSIONE. Ci sarà maggiore rigore. Il ministro dell'Interno può stabilire l'espulsione di un immigrato per motivi di sicurezza dello Stato o di ordine pubblico. Contro questa sentenza ci si può appellare solo al Tar del Lazio. L'espulsione può essere decisa anche dal Prefetto e in questo caso ci si può appellare al Pretore. L'espulsione deve avvenire entro venti giorni prorogabili fino a trenta. Nel frattempo l'espulso deve essere custodito in un «centro di permanenza temporanea» (che non è un carcere né un campo di concentramentoì, quindi deve essere riaccompagnato alla frontiera. FAMIGLIA. Il disegno di legge stabilisce il diritto al ricongiungimento familiare. Quindi lo straniero che M Il documento contiene novità anche sui rapporti di lavoro degli extracomunitari Rifondazione contesta Claudio Martelli, padre che si «possano della prima legge rinchiudere gli stranieri» «Tranne poche eccezioni Critiche anche da Masi non vedo grandi novità» abbia un lavoro e un alloggio può chiamare a sé la moglie, i figli e i parenti fino al terzo grado. A tutti i suoi familiari vemgono estesi i diritti acquisiti. I figli (e la moglie a o altri familiari a carico) hanno diritto all'assistenza sanitaria e all'istruzione. La scuola deve valorizzare e rispettare le culture di provenienza dell'allievo. BAMBINI. I minori - bambini o adolescenti - hanno sempre diritto all'assistenza sanitaria e all'istruzione, indipendentemente dal fatto che la loro famiglia sia regolare, irregolare o clandestina. In questo il ddl ha pienamente accolto quanto stabilito dalla convenzione dell'Orni per i diritti del fanciullo. DIRITTO DI VOTO. La grande novità, unica per il momento in Europa, sta nel fatto che il cittadino in possesso di «carta di soggiorno» (e i suoi familiari) ha diritto di voto sia attivo che passivo (può cioè sia votare che essere eletto) nelle consultazioni amministrative. L'unico limite è quello che hanno anche i cittadini stranieri dell'Unione europea, cioè di non poter fare il sindaco o il vicesindaco. PERSONE A RISCHIO. Viene tutelata la condizione di persone che siano state portate in Italia a scopo di sfruttamento o di prostituzione. Infatti chi sia vittima di questo tipo di raggiro, anche se si trova in regime in clandestinità, può chiedere soccorso alla polizia o alle associazioni che si occupano di immigrati. In questo caso la persona verrà immediatamente messa a riparo dai suoi sfruttatori, otterrà un alloggio in un centro di accoglienza, un permesso di soggiorno di un anno e verrà aiutata ad inserirsi nel mondo del lavoro, [r. mas.] ■ti LI CIFRE DELL'IMMIGRAZIONE [DATI IN MIGLIAIA] .{ APERMESSI PERMESSI ->i STIMA DISOGG. DI SOGG. CON CLANGE- POPOLAZIONE ZIONE DISOGG. D G O CLANGECONCESSI SANATORIA STINITA' DAL '87 AL '97 DINI AAILANO 1.306 204 35 20 TORINO 921 34 11 3 GENOVA 660 8 3 2 VENEZIA 298 13 1 1 BOLOGNA 386 17 3 1 FIRENZE 383 31 L^Iilt ROMA 2.806 230 # j£^15 NAPOLI 1.050 38 ",.10 r 8 BARI 335 "l™!'* 5 PALERMO 745 3 TOTALE 8.890 JSLm^ *tgg g gg

Persone citate: Claudio Martelli, Livia Turco