Il cinema dei Paesi arabi

// c // c dei uesi c d è un appuntamento sempre meno interessante: un po' quanto eia già successo per il festival di Ouagadougu nel Bourkina Faso, un tempo vetrina privilegiata per il nascente (ma in parte tramontato) cinema dell'Africa Nera. Le eccezioni, in ogni caso, sono ancora fortunatamente presenti e la rassegna che prende il via lunedì 17 al Massimo 3 (fino al 3 marzo) consente di fare il punto sulla situazione. All'interno sono previsti un omaggio a Youssouf Chahine (regista di punta del cinema egiziano), uno sguardo sul cinema siriano, una SGUARDI SULL'EUROPA parleranno Marco Buttino e Umberto Mosca martedì 25. Con «L'uomo di marmo» ( 1977) il ciclo fa un passo indietro. Il film di Andrzej Wajda ripercorre infatti vent'anni di storia polacca, attraverso le vicende di un eroe del lavoro caduto in disgrazia. Il muro è di là da cadere, ma il film è di quelli che in qualche modo preconizzano l'evento, mostrandone l'ineluttabilità per l'appunto «storica». Kristine Jaworski e Gianni Volpi conducono il" dibattito, martedì 4 marzo. «Underground» di Emir Kusturica (1995, martedì 11 marzo) e «Lamerica» di Gianni Amelio (1994, martedì 18 marzo) riportano il discorso alla più cocente attualità: la deflagrazione dell'ex Jugoslavia, risoltasi nella più feroce e assurda delle moderne guerre civili, e l'esodo biblico dal caos dell'Albania post-comunista. [a. b.] S'iniziano lunedì 17 febbraio al Reposi le proiezioni per le scuole del film «La tregua» di Francesco Rosi, trasposizione per il grande schermo dell'omonimo libro di Primo Levi. S'inizia alle 10, sono previsti in sala 1500 studenti dell'istituto Boselli. Per le prenotazioni occorre rivolgersi all'812.13.39. Il Circolo Culturale in via Gaetano Amati a Venaria ospita sabato 15 febbraio alle 21 la proiezione di alcuni lavori presentati all'ultimo Festival Internazionale Cinema Giovani: «Nothing is real - Appunti sul Nirvana» di Giuseppe Baresi e Bruno Bigoni, «Facevo le magatine» di Adonella Marena, «Acherontia Atropos» di Alessandro Amaducci e Nicoletta Poliedro, «K sta tornando a ca- panoramica più generale sulla produzione araba. Gli spettatori torinesi ritroveranno «Louss» (Rosa di sabbia; che passò in concorso nel 1990 a1 Festival Cinema Giovani (storia d uu handicappato algerino che coltiva una rosa selvatica che nasce nella sabbia e simboleggia le possibili risorse che modificheranno la vita in quei Paesi) e potranno ammirare la poesia di «Al-Lay» (La notte) del siriano Mohammad Malas, tutto calato nella tragica realtà della tensione tra gli arabi e Israele. Una scena delfilm in rassegna «BabEl-Oued City» Stefano Della Casa «LATREGUA»? PROIEZIONI PER LE SCUOLE Cinema Giovani

Luoghi citati: Africa Nera, Albania, Israele, Jugoslavia, Venaria