SMILLA l'eroina venuta dal freddo

SMILLA SMILLA l'eroina '79) il diritto ad autogovernarsi e ad avere una rappresentanza nel Parlamento danese. Insomma, nell'adattamento filmico su sceneggiatura della banale Anne Biderman è andato perso proprio l'elemento di maggiore attrattiva del libro: che non è l'intrigo giallo, bensì la sua capacità di introdurre il lettore ignaro in un mondo autentico e arcano tramite la figura di un'inedita protagonista. Nata a Qaanaaq e allevata nei primi anni di vita dalla mamma cacciatrice di foche, alla morte di lei Smilla è stata educata dal padre medico a Copenaghen, dove non è mai riuscita a integrarsi, rimanendo «inuit» nel lità di un budget di 37 miliardi e mezzo di lire (il più alto mai speso per un prodotto danese), August, presente a Berlino dove ha inaugurato il concorso, ha trovato eccitante l'esperienza e collaborativo il rapporto con gli «inuit»: lassù tutti amano «Smilla», che ha fatto conoscere i loro problemi nel mondo. Cosicché è curioso che in questa spettacolare pellicola europea, frutto dello sforzo congiunto di Danimarca, Germania e Svezia, manciù completamente ogni allusione alla disparità sociale e culturale che esiste fra gli indigeni eschimesi e i loro conquistatori, anche dopo che la Groenlandia ha ottenuto (dal Bilie August ha speso per il film 37 miliardi e mezzo di lire suo io profondo. Ha studiato matematica e fa la cartografa, ma la sua conoscenza del ghiaccio e della neve deriva da un modo di vivere e sentire i ritmi della natura che appartiene all'antica tradizione materna. Si veste in morbidi cashmere come la sua condizione sociale le consente, ma il suo cuore sta dalla parte dei deboli, cioè dei groenlandesi da sempre poveri ed emarginati. Per questo Smilla è diventata amica di un bambino esquimese, Isaia, che abita nel suo caseggiato, trascurato dalla mamma alcolista; per questo quando il ragazzino muore precipitando dal tetto, lei si trasforma in detective. Sa che Isaia aveva il terrore del vuoto e non si sarebbe mai avventurato così in alto senza esservi costretto; e sa che le impronte sulla neve indicano un passo affrettato, non un trotterellare giocoso. Mentre indaga, Smilla riceve l'aiuto di un inquilino: un tipo dislessico e protettivo chiamato «il meccanico», di cui si innamora nonostante il suo comportamento sia ambiguo fino all'ultimo. Dietro il presunto incidente a poco a poco si svela un'incredibile trama nera legata agli interessi di un potente gruppo economico: tutto ruota intorno a strane spedizioni scientifiche in una delle quali è misteriosamente morto Doveva debuttare il 5 aprile, prorogata «Per

Luoghi citati: Berlino, Copenaghen, Danimarca, Germania, Groenlandia, Svezia