I diritti per l'opera omnia di Guido Ceronetti

1 diritti per Vopera omnia 1 diritti per Vopera omnia MILANO. Jorge Luis Borges, un altro grande eretico nel catalogo Adelphi. Proprio ieri la casa editrice di Roberto Calasso ha annunciato di avere raggiunto un accordo con Maria Kodama - la vedova dello scrittore argentino morto nel giugno 1986 - per la pubblicazione di tutte le opere edite e inedite. La casa milanese si aggiunge così al gruppo di editori - fra i quali Emecé in Argentina, Gallimard in Francia, Viking Penguin negli Stati Uniti, Hanser in Germania - già impegnati a preparare una nuova edizione degli scritti di Borges, in vista del centenario della nascita che cadrà nel 1999. I primi volumi pubblicati da Adelphi usciranno in autunno. non è un credere, non c'è neppure una dottrina in cui credere). Se questo può dirsi gnosi, le mie sono versioni gnostiche, ma non fissiamoci sulle parole... Non ci pensavo affatto, tuttavia ho agito da mediatore, perché le Scritture veterotestamentarie (e neppure le cristiane) non sono adelphiabili. La conoscenza biblica che la Chiesa oggi incoraggia e promuove è di altro tipo. Anche nel linguaggio adottato, non cerca di emulare 0 di surrogare, del suono biblico, il grido. Per quel che ne so, le mie versioni, einaudiane o adelphiane, non sono né accolte né respinte. Io me ne sto da parte, con pochissimi uditori. Mai pensato di spiantare la Chiesa e la sua dottrina. Se il cardinal Martini pigliasse in mano il mio Giobbe Adelphi non ci troverebbe proprio nulla di pericoloso. La pena è di tutti, la malattia è comune: la ricerca e l'offerta dei rimedi sono più d'una. Il senso dell'irrimediabile è sentimiento tragico de la vida sotto qualunque simbolo. La croce catara e la croce dei crociati stanno insieme in pace, nei cimiteri dell'Aude. Le certezze assolute, che convertono e pervertono, in questa Casa eretica, pur nella coerenza del profilo e delle scelte, mancano. Tuttavia autori radicalmente scettici come Michelstaedter e Rensi si trovano insieme, nel catalogo Adelphi, con le ortodossie atipiche di Leon Bloy, di Sergio Quinzio. Non si tratta di tolleranze di diversità spirituali, messe in convivenza ecumenica, quanto di una determinazione che ha del feroce (caratteristica di Calasso) a non perdere nessun appuntamento con deìpensiero vagante, isolato, perso 0 dimenticato, che possa gnosticamente rappresentare una via di salvezza. In lontananza astrofisica s'intravede quella tentatrice dottrina eretica delle schegge di luce esulate nella Materia, sperdute nell'Ente, che il Verbo (che non ha un solo volto, né ha mai abitato in un'epo¬ Tra le schegge più luminose Questo, per l'integralista, per l'ottimista biologico, può essere, può tornare ad essere, satanico... Non rifiuto questo vecchio aggettivo, ma credo vada adoperato, più intelligentemente, altrove. Tra le schegge più luminose recuperate dall'Àdelphi in tanti anni di palombarismo e ricerca sottomarina vale la pena ricordare Alce Nero parla, gli scritti di Cristina Campo, le mirabili Lettere spirituali di Giuseppe Rensi e la sua fortissima Filosofia dell'assurdo. E breviari di vita come le 101 storie Zen, testimonianze di santità come i7 dottor Semmelweis di Celine. Guido Ceronetti II settimanale cambia: «Basta con la rincorsa a notizie e argomenti maschili»

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