Nubi dall'industria Sul lavoro è scontro di P. Pat.

Il premier: nessun accordo sindacale che non rispetti la mia direttiva | Forte scivolone delia produzione nel '96 Il premier: nessun accordo sindacale che non rispetti la mia direttiva | Forte scivolone delia produzione nel '96 Nubi dall'industria Sul lavoro è scontro IN TRENO IL CONTRASTO VIAGGIA L'ACCORDO CON I SINDACATI PREVEDEVA LA DIRETTIVA PRODI. COSA PREVEDE AZIENDA. Il protocollo prevede una separazione solo contabile delle attività «rete» e «servizio». CONTRATTI. Il protocollo prevede il mantenimento del contratto unico per tutti i dipendenti. OCCUPAZIONE. Il protocollo prevede trattative dal 20 febbraio e possibilità del rinnovo del contratto indipendentemente dagli accordi Stato-azienda. AZIENDA. Prodi separava il gruppo in due società (gestione rete e servizio). CONTRATTI. La direttiva prevedeva l'applicazione di contratti diversi ai vari comparti del gruppo Fs. OCCUPAZIONE. La direttiva Prodi prevedeva inoltre pregiudiziale al contratto l'allineamento agli standard europei dei livelli occupazionali. Treu ai sin«Presto leLe piccolechiedonoe flessibilal governROMA. Notizie grame dal fronte dell'industria e dell'occupazione. L'Istat ha registrato un brutto scivolone della produzione industriale in dicembre, crollata del 3,1 per cento sullo stesso mese del '95 e del 2,2 rispetto a novembre, con un saldo negativo annuale dell' 1,7 Per settori, in drastico calo prodotti in metallo (-20,12), autoveicoli (-14,1), lavorazione dei minerali non metalliferi (-13,6) e del legno (-7,3). In attivo, i settori della carta ( + 9,6), prodotti chimici e fibre sintetiche (+6,1), meccanica di precisione (+4,4) e macchine pei' ufficio ed elaborazione dati (+4,1). A mitigare l'effetto di queste cifre, dal ministero dell'Industria di Bersani una nota indica che questi dati confermano certo «le difficoltà registrate nel '96», ma vanno raffrontali con un '95 in cui si erano raggiunti «livelli record di produzione industriale per effetto del boom dell'export». E pronostici fiduciosi anivano anche dal fronte dei piccoli industriali, per i quali in gennaio dovrebbe arrivare «un segnale positivo». La previsione di una possibile «inversione di tendenza» giunge da Mario Casoni, vice presidente di Confindustria e leader dei «piccoli». Casoni nota infatti qualche «stima incoraggiante» in gennaio che potrebbe bloccare il drammatico calo da ottobre. La cauta fiducia di Casoni si basa anche sulle ultime stime diramate ieri da Bruxelles in base alle quali la crescita di quest'anno dovrebbe quasi raddoppiare rispetto al '96, attestandosi all'1,6 per cento. Ma nemmeno questo incremento, per Bruxelles, riuscirà ad invertire il trend negativo sul mercato del lavoro, perché la disoccupazione potrebbe crescere dal 12,1 al 12,3 per cento. Per sostenere l'occupazione, Casoni chiede perciò, per il primo impiego, l'azzeramento dei contributi sociali nel primo triennio, l'avvio Carlo Azeglio Ciampi Surlando Prodi Fa discutere la divisione in diverse società dacati misure» imprese sgravi tà o Prodi concreto del lavoro interinale, il ripristino della flessibilità salariale prevista in casi particolari nel «patto per il lavoro» e poi annullata dal voto di Rifondazione comunista in commissione. Preoccupati dal calo della produzione industriale anche i sindacati, che reclamano al più presto «la piena attuazione» del Patto per il lavoro firmato il 24 settembre. «La politica del governo è zoppa, ha guardato alla moneta senza tener conto della produzione e dello sviluppo» accusa Walter Cerfeda, della Cgil. Paolo Pirani, della Uil, denuncia «il mancalo impegno governativo sugli investimenti infrastrutturali». Mentre Natale Forlani, della Cisl, sostiene elle il governo deve partire dall'occupazione per impostare la politica economica. All'ondata di critiche che hanno pollato Cgil, Cisl e Uil a proclamare per il 22 marzo una manifestazione nazionale a Roma, ieri ha risposto il ministro del Lavoro, Treu. «Quasi tutte le misure per l'occupazione sono già state avviale*, si difende Treu e cita le sette convenzioni sottoscritte per le aree di crisi: Airola (Benevento), Crotone, Grosseto, La Spezia, Manfredonia, area Torrese Stabiese (Napoli), Marghera. Il ministro ha poi annunciato che la settimana prossima arriverà in Parlamento la delibera Cipe per rendere più rapide le procedure per contratti d'area e patti territoriali, oltre a super-incentivi fiscali da concordare con la Ue nelle zone con forti potenzialità di sviluppo. E il ministro del Lavori pubblici, Costa, a giorni riferirà sul varo delle infrastrutture al Sud. Il pressing del governo arriva dopo l'ultimatum lanciato dai sindacati con l'annuncio della manifestazione romana. «C'è il rischio di una rottura», conferma il n. 2 della Cgil, Gugliemo Epifani, che denuncia i mancati stanziamenti per la Salerno-Reggio Calabria, il taglio degli investimenti al Sud di Enel e Stet. [p. pat.]