Storico gesuita E'morto Graham 007 del Vaticano

Storico gesuita Storico gesuita E'morto Graham, 007 del Vaticano CITTA' DEL VATICANO. Robert Graham Robert Graham, lo storico gesuita de «La Civiltà Cattolica», autore di un gran numero di «rivelazioni» nel campo, ancora largamente inesplorato, della storia della Chiesa negli anni della Seconda Guerra Mondiale, è morto a Los Gatos (California). Padre Robert Graham era nato 1' 11 marzo 1912 a Sacramento (California), ed era entrato nella «Compagnia di Gesù» nel 1929. Appassionato di studi storici, negli Anni 50 pubblicò negli Stati Uniti «Vatican Diplomacy», tradotto in molte lingue e anche in italiano. Nell'opera Graham tracciava un affresco inedito e ricco di spunti nuovi ed interessanti sull'azione diplomatica della Chiesa cattolica in questo secolo. Ma Robert Graham conquistò la sua notorietà a partire dagli Anni 60. «Il Vicario», apparso nel 1963 in Germania, gettava pesanti ombre sull'atteggiamento tenuto da Pio XII durante gli anni dell'Impero nazista, e, in particolare accusa Papa Pacelli di non aver denunciato con forza il genocidio ebraico. Robert Graham si assunse il compito di far luce - dal versante della Chiesa - su quegli anni tremendi. Ottenne, per svolgere questo incarico delicato, un permesso speciale. Papa Montini, prima, e poi il pontefice attuale, Giovanni Paolo II, lo autorizzarono a consultare documenti, messaggi e in generale il materiale diplomatico e non custodito nell'archivio segreto vaticano. Non a caso in una delle sue ultime interviste, apparsa nell'agosto scorso su «La Stampa», ribadiva la scarsità di informazioni filtrate dalla Germania nel momento in cui l'Olocausto si compiva. «Vivevo a New York, durante la guerra - ha raccontato - e leggevo i giornali. Leggevo tutti i giorni il New York Times. Soltanto alla fine del conflitto ho cominciato a sentire informazioni dettagliate sulle atrocità dei nazisti nei lager, sui massacri delle camere a gas. Come, mi dicevo, nessuno ha mai scritto niente? Non ho mai trotto un editoriale, mi commendo autorevole sull'Olocausto degli ebrei». Per far chiarezza sull'attività di Pio XII compì una ricerca minuziosa delle fonti archivistiche (in Usa, Gran Bretagna, Germania, Francia e recentemente in Russia). La notizia della scomparsa, a due giorni dal decesso dello studioso amico di tanti storici italiani, è stata data da «La Civiltà Cattolica», l'autorevole rivista a cui ha collaborato fino a pochi mesi fa. Ma la sua maggiore opera, e l'impegno centrale della sua esistenza di studioso, è rappresentata dalla preparazione e dalla pubblicazione degli undici volumi di «Atti e documenti della Santa Sede relativi alla Seconda Guerra Mondiale». Un lavoro durato più di vent'anni, e realizzato in collaborazione con altri tre gesuiti (Angelo Martini, Pierre Blet e Burkhart Schneider). Per compierlo si trasferì a Roma nel '66 entrando a far parte del «Collegio scrittori» de «La Civiltà cattolica», fino al ritorno negli Usa l'anno scorso. Bologna Firenze maCiamp. mpobasso 15 15 18 16 21 12 17 14 13 Bari Napoli Potenza S.M Leuca R. Calabria Palermo Catania Messina Alghero Cagliari Marco Tosatii 5 11 5 11 12 14 8 14 11 10 19 18 11 14 20 18 21 18 17 20