Duecento milioni la paga dei baby-boia

Sassari, hanno 15 e 17 anni: avrebbero ucciso !a ragazza perché pensavano nascondesse il bottino di una rapina Sassari, hanno 15 e 17 anni: avrebbero ucciso !a ragazza perché pensavano nascondesse il bottino di una rapina Duecento milioni, la paga dei baby-boia «Decapitarono la ragazza ungherese» SASSARI. Segni caratteristici: nessuno; età: 15 e 17 anni; professione: killer. La conclusione delle indagini sul giallo della giovane ungherese decapitata lo scorso agosto in Sardegna è più sconvolgente dell'orrendo delitto. I «tagliatori di teste» sono due ragazzi, dice la polizia che li ha fermati insieme alla madre di uno di loro, Maria Antonietta Roggio, 38 anni, di Sassari, sospettata di averli istigati per vendicarsi dell'abbandono del marito. Gli investigatori accusano i due minorenni di aver sottoposto a violenze inenarrabili la vittima, prima di spiccare il capo dal busto con una tecnica da macellaio, perché ritenevano che la poveretta nascondesse 200 milioni, frutto di una rapina. E' una storia che provoca angoscia, una vicenda maturata - come ha osservato il questore di Sassari Antonio Pitea - in un ambiente «familiare e sociale a dir poco degradato, li delitto ha risvolti così raccapriccianti - ha aggiunto - da non poter essere resi noti alla stampa. Vi è stata una tale ferocia di comportamento che, alla fine, pensare a un raptus di follia omicida diventa l'unico modo per riuscire a comprendere». C'è stato un moto d'incredulità quando il capo della Mobile Pasquale Di Donato ha svelato l'età dei presunti assassini. «Conoscete la realtà sarda, nella civiltà contadina i giovani imparano in fretta: anche gli animali vengono ammazzati con questi sistemi», ha replicato ai cronisti il funzionario, ricostruendo la fine della povera donna. Inaccettabile, e non solo come rappresentazione di una realtà isolana. E poi Victoria Danij, 21 anni, ungherese, non era una bestia. Certo, inseguendo il miraggio di un benessere che le era negato in patria si guadagnava da vivere con un'attività al limite del legale: trasferitasi a Platanoma, centro turistico ad una ventina di chilometri da Sassari, «piazzava» connazionali nei bar e nei night della zona, ufficialmente entraìneuses, qualcosa di più se volevano fare in fretta soldi facili. Viveva, l'estate scorsa, in un residence, assieme al fi¬ // corpo decapitato viene trovato a Platamona, il 13 agosto, nell'abitazione della donna. Platamona è un centro balneare a pochi chilometri da Sassari. Il luogo di ritrovamento della testa è vicinissimo alla borgata di Bancali, dove viveva il suo compagno, Michele Salvatore Nuvoli, con la moglie Maria Antonia Roggio e i figli. glioletto di 6 mesi, avuto da un malavitoso sassarese, Michele Salvatore Nuvoli, che per lei aveva abbandonato la moglie Maria Antonietta Roggio e due figli. Coinvolto in una rapina du 400 milioni al portavalori di una banca, aggredito nel maggio del '96, Nuvoli era finito in carcere insieme ai presunti complici: metà del bottino era stato recuperato dalle forze dell'ordine, l'altra era scomparsa. E nel giro si diceva che fosse stato consegnato all'intraprendente magiara. Spaventata dalle voci, la giovane aveva fatto visita in carcere al compagno nel tentativo di ottene¬ La testa viene ritrovata il 14 agosto, abbandonata al bordo della camionabile Porlo Torres-Sassari, 20 chilometri di distanza da Platamona. re l'autorizzazione a portare con sé in Ungheria il figlioletto. Un no secco l'aveva convinta a rinunciare al viaggio di ritorno. Il 13 agosto Victoria era stata aggredita in casa da persone cui aveva aperto la porta senza sospetti. Era stata assassinata, mentre il bimbo dormiva in una stanza accanto, con un colpo di coltello sotto la nuca e poi decapitala con una tecnica che per il medico legale denotava nel killer una grande pratica nella macellazione degli animali. L'assassino aveva anche inferto due pugnalate al cuore della poveretta per evitare che al momento del taglio della testa ci fosse un'emorragia. 1 sicari La vittima, l'ungherese Victoria Danji, u avevano lasciato l'abitazione in ordine e si erano allontanati con un macabro l'agotto, una busta di plastica con dentro il cupo della donna. Il pacco era stato abbandonato non lontano dalla casa di Maria Antonietta Roggio, la moglie trascurata da Michele Nuvoli, tanto da far pensare che l'omicidio fosse il risultato di una vendetta trasversale contro l'uomo, accusato dai complici di essersi impadronito della metà del bottino della rapina. Per lunghi mesi le indagini sono sembrate girare a vuoto. Ieri la svolta, con l'arresto dei due ragazzi: sul quindicenne non sono trapelati particolari, del maggiore, ccisa e decapitata pare l'esecutore materiale del de litto, si sa che è figlio di Nuvoli e di j Antonietta Roggio. Sarebbe stata proprio quest'ultima a istigare i minorenni perché impartissero una lezione alla «rivale» che le aveva strappato il compagno. E i killer - e la tesi degli investigatori avrebbero deciso di sottoporre la vittima a raccapriccianti sevizie per costringerla a indicare il luogo , in cui erano nascosti i 200 milioni. : Un'indiscrezione sostiene che avrebbero centrato l'obiettivo. Allora entra in scena, per l'atto finale, il tagliatore di teste. Corrado Grandesso

Luoghi citati: Sardegna, Sassari, Ungheria