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«Per l'Italia, il condizionale» «Per l'Italia, il condizionale» ROMA. Per l'Italia e la Spagna sarà possibile che i leader europei in primavera concedano ima «accettazione condizionale», in modo da consentire loro di unirsi al primo gruppo di Paesi che lanceranno la moneta unica nel 1999, anche nel caso in cui non dovessero essere soddisfatti i criteri di Maastricht alla fine del '97. Lo ha detto l'ex presidente francese Valéry Giscard D'Estaing in un'intervista all'International Herald Tribune. «E' molto importante che Italia e Spagna facciano parte del primo gruppo - ha spiegato Giscard - perché la loro partecipazione darà all'Urne un sapore veramente europeo. Se l'Unione fosse ristretta ai Paesi incentrati attorno al Reno, sembrerebbe mi allargamento della zona del marco, e non il risultato di uno sforzo genuinamente europeo». Secondo Giscard, è opportuno che i leader europei si incontrino agli inizi del 1998 per giungere a mia soluzione per l'ingresso dei due Paesi nel primo gruppo. [Agi] Berlusconi insiste «Le finanze dello Stato vanno male, presto servono correzioni» l'Unione monetaria europea nel '99. All'estero il rischio di un mutamento di rotta ha fatto subito una cattiva impressione. Il commissario europeo Mario Monti (a cui Prodi, polemicamente, chiede meno «continuità di attenzione per la politica italiana») consiglia di «accelerare ed aumentare gli sforzi anziché centellinarli». ((Aspettare il 1998 per riformare le pensioni - polemizza Monti - sarebbe come decidere di non disinnescare subito una bomba ad orologeria». Negli altri Paesi, sostiene, è diffusa l'impressione che «l'Italia voglia fare il minimo indispensabile» e nulla più. Dal Fondo monetario Massimo Russo, consigliere del direttore generale, avverte che «le nostre informazioni confermano la necessità di una ulteriore manovra; più si tarda, più sarà gravosa». Le informazioni, invece, rosee, di cui si parla nella maggioranza consistono nella previsione di un