Berlusconi: non sono pettegolezzi

al^fSLv Berlusconi; non sono pettegolezzi al^fSLv Berlusconi; non sono pettegolezzi EBonfigli apre un'inchiesta sulla «talpa» presidenza del Consiglio, non ci sono dubbi, e al processo è stato confermato anche dai più stretti collaboratori di Berlusconi. Tutti negano invece che il legale incontrò il Cavaliere, impegnato in un Consiglio dei ministri. Il punto vero però è diventato se il passi, ritrovato nell'agenda di Berruti due mesi dopo il suo sequestro, sia autentico oppure no. Basterebbe questo particolare per inficiare naturalmente tutto il processo, ripreso, dopo «l'astensione» del presidente Crivelli, il 5 febbraio scorso. Il bollettino di giornata alla fine registra: una nuova querela del pm Colombo contro Sgarbi; la smentita dell'onorevole Elio Veltri al verbale di Berlusconi circa gli argomenti trattati durante un pranzo con Di Pietro e il direttore del Giornale Vittorio Feltri («Mai si parlò di inchieste»). E una mezza conferma del dirigente Rcs Giampaolo Parigi, anch'egli citato nel verbale a proposito di un incontro con Berlusconi: «Ma su quanto ci siamo detti, lo riferirò ai pm di Brescia». riosa identità di «Battista», il dipendente infedele che lo avrebbe spiato: «Questo - dice è un particolare dentro qualcosa di molto più vasto e importante». E cioè il ruolo della procura di Milano per far cadere il governo Berlusconi, un'operazione che Tiziana Maiolo ieri ha stigmatizzato facendo rientrare T'arresto di Corticchia in questo disegno definito «fuorilegge». E in particolare il ruolo di Di Pietro, il quale, stando all'ex maresciallo Strazzeri, sarebbe stato per lo meno l'ideatore della falsificazione del famoso passi. E del resto proprio a quanto dichiarato da Strazzeri a Brescia fa riferimento Berlusconi a pagina dieci del suo verbale: «Collaboratori della procura milanese avrebbero raccontato», allo scrittore giornalista Giancarlo Lehner, «di precise confidenze del dottor Di Pietro che si dichiarava sicuro di poter sostituire il presidente Silvio Berlusconi, ove lo stesso fosse stato costretto a dimettersi da iniziative della procura». Spiega Lehner: «Andai da Berlusconi a fine ottobre per chiedergli alcune cose sull'avviso di garanzia ricevuto a Napoli e gli raccontai che da un giovane cronista milanese, fonte per me attendibile, avevo saputo che il maresciallo Strazzeri, altra fonte attendibile, a Brescia aveva raccontato delle cose, la storia del passi compresa». Il passi della discordia venne ritrovato nell'agenda dell'avvocato Massimo Maria Berruti, ora deputato di Forza Italia, e proverebbe ulteriormente, secondo i pm milanesi, che la sera dell'8 giugno del 1994, alle ore 20,45, il legale si recò a palazzo Chigi per incontrare Berlusconi e discutere di come assicurarsi il silenzio del colonnello della Guardia di Finanza Angelo Tanca, beneficiario di una tangente versata in seguito a una verifica in Mondadori. Sulla visita di Berruti alla MIIJVNO A Sgnrbi (ieri, a Canale 5) a Strazzeri (16 settembre, dal verbale-calunnia), è un unico coro: il passi di Palazzo Chigi, prova regina contro Berlusconi al processo per le tangenti alla Guardia di finanza, è falso. E tutti, avvocati compresi, si chiedono come mai la procura della Repubblica di Brescia, investita del problema anche dall'interrogatorio reso il 19 dicembre scorso dal Cavaliere, ancora non abbia preso provvedimenti. «Non sono pettegolezzi», rilancia Silvio Berlusconi da Roma, parlando a proposito del suo verbale. «La procura di Brescia conosce fatti che dovrebbero stimolare un'azione, ma finora questa azione non la conosco». In realtà, la procura di Brescia non solo ha aperto un'inchiesta sulla distribuzione del verbale Berlusconi nelle redazioni dei giornali, ma sta indagando ormai da due mesi sulla vicenda del passi di palazzo Chigi. Conferma il pm Silvio Bonfigli: e L'indagine è partita il 19 dicembre scorso, dopo l'interrogatorio di Berlusconi, come per tutte le denunce che arrivano a questa procura. Ma non esiste un fascicolo specifico. S'indaga sul passi nell'ambito di dive; se inchieste, in particolare quella cui appartiene il verbale di Berlusconi». Ovvero il processo che vede indagati Pacini Battaglia, Di Pietro, Lucibello e il costruttore D'Adamo. Ma anche quello che ha visto finire in carcere per calunnia gli ex carabinieri Felice Corticchia e Giovanni Strazzeri, dato che il verbale di Berlusconi è allegato pure a questa inchiesta. Ci sono già degli indagati? «A questo non rispondo, stiamo valutando», taglia corto Bonfigli. Berlusconi insiste, ed è lui stesso ad indicare che il problema sollevato dalla sua deposizione non è tanto la miste¬ Proposta di Colombo Testo di legge Paolo Colo L'ex ministro dei Lavori pubblici ed ex pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro onnello Progetto sd-Ulivo Il pm di Aosta