L'Italia espugna Wembley di Marco Ansaldo

Sfuma la manovra anticipata. Sindacati in piazza il 22 marzo Sfuma la manovra anticipata. Sindacati in piazza il 22 marzo Prodi: pronti per l'Euro Ma sul lavoro è rottura I GUASTI DEL MODELLO TEDESCO «Salari bloccati per l'occupazione» Gli azzurri segnano con Zola, poi resistono all'assalto dell'Inghilterra L'Italia espugna Wembley Delusione al Sestriere, «salta» Tomba OLTRE IL SOGNO IL DIRITTO DI SBAGLIARE ROMA. Segnali positivi sul fronte dell'economia: potrebbe cadere l'ipotesi di ima manovra correttiva per l'anno in corso e così pure la necessità di anticipare la Finanziaria '98. Singolarmente è il leader dell'opposizione, Berlusconi, a diffondere la notizia. E - mentre è in forse l'incontro tra Prodi e il Cavaliere - dall'Ulivo giunge una sostanziale conferma dello slittamento della manovra: i conti sembrano andare meglio del previsto. «Siamo pronti per l'Unione europea», commenta Prodi. Ma in serata una cattiva notizia sul fronte dei rapporti con il sindacato. L'incontro sul «patto del lavoro» è sostanzialmente fallito. Cgil, Cisl e Uil giudicano insufficiente l'azione del governo sul fronte dell'occupazione e indicono per il 22 marzo una manifestazione nazionale a Roma. Sul fronte politico prende corpo l'idea di rinviare all'autunno le amministrative di primavera. Ma il Polo non vuole fare la prima mossa chiedendo il rinvio. Lepri, Patruno Rampino e Rapisarda ALLE PAG. 2,3 E 5 L'ALLARME Di KOHL LA sicurezza e la soddisfazione che ieri Prodi ha ostentato in Parlamento sulla possibilità che l'Italia rispetti le condizioni per partecipare alla moneta unica sono ben giustificate. Incrociando le dita, i conti sono in linea perché, a fine 1997, venga rispettata la principale e più vincolante di quelle condizioni, vale a dire un disavanzo pubblico non superiore al 3% del prodotto interno lordo. Certo, se ci si arriverà, ci si arriverà per il rotto della cuffia e con un assetto di finanza pubblica tutt'altro che stabilizzato. Ma questo nulla toglie all'ampiezza dell'aggiustamento che è stato realizzato e sul quale all'inizio ben pochi avrebbero scommesso un soldo bucato. Lo sforzo è stato considerevole; si può dire senza precedenti. Ed è stato compiuto nella convinzione diffusa e trasversale che questo traguardo andasse raggiunto a qualsiasi costo perché nessun costo sarebbe stato maggiore di quello di rimanere esclusi dal processo di integrazione monetaria di Paesi che insieme costituiranno il più ampio e più ricco mercato del mondo. Ma proprio mentre questo traguardo si delinea con contorni sempre meno nebbiosi ed incerti, va emergendo con esso un'altra ragione forte che deve spingere l'Italia a compiere comunque, a qualsiasi ulteriore costo, l'ultimo tratto rimanente. La ragione è che occorre ampliare ed articolare il governo del sistema economico integrato che va nascendo, temperando gli indirizzi, dei quali è portatrice soprattutto la Germania, secondo i quali la stabilità monetaria non è conciliabile con le ragio- BONN. Il cancelliere tedesco Helmut Kohl (nella foto) lancia ai tedeschi una proposta per ridurre la disoccupazione : «Rinunciare per qualche anno ad aumenti di salario reale in favore della creazione di posti per i di soccupati». Novazio A PAG. 3 saiai crea socc Esordio felice per la Nazionale di Maldini: con un gran gol di Zola (nella foto) l'Italia ha espugnato Wembley. Proprio come nel novembre di 24 anni fa con Capello. E come allora contro tutti i pronostici della vigilia. Delusione, invece, ai Mondiali del Sestriere: Tomba è uscito di scena già nella prima manche. «Gigante disegnato da un pazzo», si è sfogato. SERVIZI NELLO SPORT salaricreasoccsaiai I crea I socc 3 SABATO Pds e Forza Italia su posizioni contrapposte: e sulle riforme si profilano 4 maggioranze diverse i mezzi e l\ polemici su blob CON SPECCHIO CLONDRA ON il cuore e con il libero, l'Italia di Cesare Maldini profana, in un colpo solo, due cattedrali, due religioni: Wembley e il Sacchismo, l'Inghilterra e l'impossibilità di essere normali. Mai, nella storia, gli inglesi avevano perso in casa una partita valida per le qualificazioni mondiali. Decide un lampo di Gianfranco Zola, stella del Chelsea e pupillo di John Major. E' un successo, questo, che, per come viene scolpito nella fatica e dalla sofferenza, sarebbe piaciuto a Ne- CONTINUA A TSESTRIERE LITT1 gli umori che Alberto Tomba ha sedimentato in chi lo segue da dieci anni sono esplosi quando è uscito dalla linea ideale dopo una trentina di secondi e si è consegnato alla sconfìtta inappellabile, forse una pietra definitiva alla sua carriera di gigantista. In quell'attimo Tomba ha conosciuto gli affetti e i livori, la solidarietà e i fischi di un popolo. Il suo personaggio non ha attraversato con lievità l'ultimo decennio. Come sciatore Roberto Beccantini A PAG. 4 PRIMA COLONNA Marco Ansaldo CONTINUA A PAG. 4 PRIMA COLONNA