«lo, fratello maggiore» Mentana:in casa voglio essere divertente

«lo, fratello maggiore» «lo, fratello maggiore» Mentana: in casa voglio essere divertente ROMA. «Certo i papà sono cambiati, io sono molto diverso da mio padre». Enrico Mentana, direttore del Tg5, si definisce il «fratellone» dei suoi figli, maschio e femmina, rispettivamente di 9 e 4 anni. Perché i papà sono cambiati? Enrico Mentana «E' cambiata la società, non esiste più la cultura dell'ordine. Una volta il padre era la disciplina, la madre il cuore. Adesso le donne hanno scoperto altri ruoli, oltre a quello di "fare la mamma", stanno meno in casa. E i papà hanno scoperto i sentimenti, ci si divide i compiti». E lei che papà è? «Io sono un "papo", che è una figura meno seria di quella del papà. Io non mi sarei mai permesso un diminutivo o un vezzeggiativo con mio padre. Mi piace essere poco "serio" con i miei figli, scherzare molto». ■ Crede di essere più bravo nel ruolo di papà di quanto lo fosse suo padre? «Sono diverso, sono una figura meno "sacrale". Meno severo, anche se alla fine sono io ad avere l'ultima parola, ma non l'unica». Che cosa ama di più dello stare coi figli? «Parlare con loro, parlare molto, di qualunque cosa». Il valore più importante? «L'altruismo, vorrei che imparassero a non essere egoisti. A dare piuttosto che ricevere. La nostra è una società poco altruista, per questo bisogna insegnare ai giovani ad esserlo». Che rapporto ha con i suoi figli? «Ottimo. Anche se c è una cosa che ancora non riesco a capire. Io ammiravo mio padre, ero orgoglioso del suo lavoro di giornalista. I miei bambini non guardano neppure il telegiornale». [a. tor.l La relazion to, scritte da un americano

Persone citate: Enrico Mentana, Mentana

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