Papà fa rima con tenerezza

Sondaggio di «Famiglia Cristiana»: si occupa di più dei ragazzi e ne riceve le confidenze Sondaggio di «Famiglia Cristiana»: si occupa di più dei ragazzi e ne riceve le confidenze Papà fa rima con tenerezza Addio al volto severo coi figli, sì alle coccole ROMA. I papà come le mamme. Dal padre severo che dettava le regole solo con uno sguardo, al papà «tenerone», più amante dei sentimenti e che ama le coccole. I padri di oggi non sono più quelli di una volta, autoritari e distaccati, sono più disponihili e inclini alla tenerezza. Il che ha anche un risvolto negativo: la figura del padre è sempre più sbiadita, va perdendo il suo ruolo «normativo». Con conseguenze imprevedibili sull'educazione dei ragazzi. Il nuovo papà è un genitore che non riesce a dire di «no» ai figli. Ed è comunque una figura che delega ancora molto alla moglie. E' il risultato di un sondaggio pubblicato questa settimana da «Famiglia Cristiana» e condotto su un campione di 400 padri tra i 18 e i 64 anni, con figli minori. Il 78% degli intervistati ammette che negli ultimi dieci anni vi sono stati cambiamenti significativi nel rapporto padre-figlio. E soprattutto gli uomini hanno scoperto il piacere di vivere più intensamente il rapporto con i figli: il 62% dei padri se ne occupa di più, il 73% li segue a scuola, il 47% ò più disponibile a capire i propri ragazzi, il 48% è meno autoritario, il 36% ritiene di partecipare pienamente alla loro educazione. Il 17,3% afferma di confrontarsi con i figli molto spesso, il 32,7% spesso, il 19,8% almeno qualche volta. Anche i papà raccolgono le confidenze dei propri ragazzi, hanno abbandonato il volto severo, che caratterizzava il genitore «vecchio stampo». Si informano degli studi soprattutto. Ma, oltre che dei problemi scolastici, i padri con i figli parlano ormai un po' di tutto: di fatti di cronaca, delle loro amicizie, dei loro rapporti con coetanei dell'altro sesso (58,5%), di questioni personali (38,3%), di problemi morali (34,4%), di politica (10,4%). Il padre non impone più ai figli il tipo di scuola: nel 68% dei casi i genitori scelgono assieme, nel 28% sono gli stessi figli a decidere. E se nel 48% dei casi il figlio, quando deve confidare un segreto o farsi consolare, si rivolge ancora alla madre, nel 37% non fa più distinzione tra mamma e papà. Però i padri non se la sentono più di insegnare ai figli il senso del dovere: lo fa solo il 5%, benché il 14,9% riconosca che questo è stato il valore più importante ricevuto dal proprio genitore. E rispetto alla generazione precedente, gli attuali padri continuano a predicare ai figli l'onestà (44,1%), ma con meno frequenza di quanto sia stato fatto nei loro confronti (54,5%). Si preoccupano invece di inculcare nei figli il rispetto degli altri (32,7%), l'amore (7,4%) e l'autonomia (5,9%). La figura paterna ha perso la sua identità? «I padri sono cambiati, sono cresciuti» dice Aldo Dinacci, responsabile del centro «Pronto papà», un'associazione di volontari che assiste i padri separati. «Gli uomini in genere sono sempre stati vittime dell'educazione. Cresciuti in base a quel motto diventato famoso con una pubblicità "L'uomo non deve chiedere mai". Ai padri è stato impedito per anni di esprimere i sentimenti. Basti pensare anche a quel modo di dire che ripetevano i nostri nonni "i bambini vanno baciati Secondo un sondaggio commissionato da Famiglia Cristiana i padri italiani credono di più nel valore del dialogo e dell'amicizia con i propri figli QUALE'IL VALORE PIÙ' IMPORTANTE CHE SUO PADRE HA SAPUTO TRASMETTERLE? L'ONESTA' 54,5 Il RISPETTO PER GLI ALTRI 19,3 IL SENSO DEL DOVERE 14,9 L'AUTONOMIA 3,5 3,5 3,0 L'AMORE NON SA/NON RISPONDE 4,8 \ E QUAL E' IL VALORE CHE LEI '< CERCA Dl TRASMETTERE ASUOFIGLIO? L'ONESTA' 44,1 IL RISPETTO PER GLIALTRI 33,7 L'AMORE 7/4 L'AUTONOMIA 5,9 IL SENSO DEL DOVERE 5,0 NON SA/NON RISP0NDE 4,9/

Persone citate: Aldo Dinacci

Luoghi citati: Roma