Un utile promemoria per la sinistra

Un utile promemoria per la sinistra Un utile promemoria per la sinistra sero schedati, da qualche servizio deviato dello Stato, magistrati, politici, militanti, prevalentemente di destra? L'organizzazione Gladio, qualunque cosa essa sia (stata?), ha mai avuto tra i suoi obiettivi principali la vigilanza democratica contro una possibile eversione fascista delle istituzioni? L'idea che il fascismo, essendo un fatto passato della nostra storia, non fosse più un rischio degno di attenzione ci è sempre parsa poco credibile, e l'attenzione quasi esclusiva dei servizi verso i pericoli provenienti da sinistra ci conferma in questa opinione. Chi, avendo avuto simpatie di sinistra in tempi di stalinismo e di guerra fredda, viene continuamente rimbrottato e richiesto di sempre più radicali catarsi e conversioni, ha qualche buona ragione di reagire con insofferenza: forse non è poi così vero che, anche nei decenni passati, il pericolo maggiore veniva da Est. Contro quel rischio eravamo protetti dalla Nato, dagli accordi di Yalta e Potsdam, persino da Togliatti e dal suo gramscismo, mentre la presenza di robusti residui fascisti nella mentalità dei vari corpi dello Stato è proseguita senza soluzioni di continuità e ancora oggi dà il tono alle iniziative più o meno deviate dei tanti servizi che non si sa bene chi servano. La sinistra che, trasformata, purificata, liberalizzata, ha finalmente messo piede nella stanza dei bottoni farà bene a tenerlo a mente. NON sappiamo molto, nei dettagli, sui fascicoli (gli ennesimi) scoperti nell'archivio segreto del ministero dell'Interno sulla via Appia; ma i giornali parlano con sicurezza di schedature che riguardano magistrati «quasi tutti di sinistra», e nessuno li ha smentiti. Mentre, in questi tempi di sdoganamento generale, siamo continuamente invitati a uscire dal chiuso della mentalità antifascista che avrebbe coperto la cultura e la politica italiana di una pluridecennale cappa di conformismo, questa notizia suona come un opportuno promemoria. E' di pochi giorni fa un convegno organizzato da forze di destra per rivendicare, si è detto, una lettura meno di parte del periodo del terrorismo e delle stragi, la maggior parte impunite, che hanno insanguinato 0 nostro Paese. Si tratterebbe in particolare di riconoscere che molti cruenti episodi della strategia della tensione non possono essere addebitati a gruppi neofascisti, come invece si continua a fare. Non possiamo che condividere l'intenzione di cercare con più impegno la verità dei fatti, senza pregiudizi e in tutte le direzioni. Ma gli storici di destra e i sostenitori di questo specifico revisionismo dovrebbero spiegarci come mai, quando si scopre l'ennesimo archivio di dossier semi-illegali (sono illegali solo a metà, essendo opera di organi dello Stato), gli obiettivi presi di mira sono, come in questo ultimo caso dei fascicoli della via Appia, «quasi tutti di sinistra». E' stato mai scoperto un archivio di dossier in cui fos- sinis un ai A sinistra: il ministro dell'Interno Giorgio Napolitano

Persone citate: Giorgio Napolitano, Togliatti

Luoghi citati: Potsdam, Yalta