Commissione Ue Emma Bonino responsabile per la salute
Commissione Ue Commissione Ue Emma Bonino responsabile per la salute BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sarà Emma Bonino a vigilare sulla salute dei consumatori e la sicurezza alimentare. La decisione, annunciata a gennaio dal presidente della Commissione europea Jacques Santer agli eurodeputati che indagano sulla crisi della «mucca pazza», diverrà operativa oggi, aggiungendo nuove competenze al «portafoglio» della commissaria italiana, già responsabile di consumatori, pesca e aiuti umanitari. La nuova direzione della Commissione europea assumerà dunque il controllo dei comitati scientifici veterinari, fino a ieri sottoposti al commissario Franz Fischler, responsabile dell'agricoltura. Il fatto è che tra mia settimana il Parlamento europeo approverà una durissima relazione sulla gestione della crisi delle mucche pazze. Nel testo la Commissione europea viene accusata di «disinformazione» e di aver seguito «una politica tesa a minimizzare il problema (...) allo scopo di evitare perturbazioni sul mercato della carne». La relazione lamenta l'«esecrabile funzionamento del Comitato scientifico veterinario», la mancanza di ispezioni comunitarie a macelli e allevamenti britannici dal 1990 al '94, la «reazione tardiva», la «negligenza» e la «passività della Commissione», ed afferma che «occorrerebbe trovare il modo per porre la Commissione di fronte alle proprie responsabilità». Non fino a votarne la censura però, perché questo significherebbe mandare a casa anche tutti i commissari che con «mucca pazza» non hanno avuto a che fare. Il mese scorso, per parare il colpo, Santer definì le critiche «non solo fondate ma anche utili», e traendo «una lezione di modestia e umiltà», propose di porre tutta la struttura di controllo sugli alimenti sotto la competenza della Bonino, aggiungendo però che i governi dei Quindici oppongono «forti resistenze» alla creazione di un'Agenzia europea sul modello della «Food and drug administration» americana. Ora che al Parlamento europeo si avvicina il momento della verità, Santer fa quindi seguire i fatti alle parole. Da una parte la Bonino, che gode di generale stima, assume il controllo dei comitati scientifici giudicati «negligenti» dagli eurodeputati. Dall'altra, per spuntare le armi a quanti chiedono una mozione di censura nei confronti della Commissione, sta preparando una «mini-epurazione» all'interno dell'esecutivo comunitario. Secondo le voci di corridoio, la purga dovrebbe travolgere il francese Guy Legras, direttore generale dell' agricoltura, il capo di gabinetto dello stesso Santer, Jim Cloos, e la sua vice Martine Reicherts. I tre sono furibondi, e non solo perché hanno sempre eseguito gli ordini dei commissari. Almeno Legras, infatti, tentò in passato di vietare l'uso delle farine animali britanniche contaminate, ma fu bloccato dai suoi superiori. Fabio Squillante NAIRE DI FEBBRAIO: da sogno (e quelli da ecologia uovi negozi specializ/.ati e di più
Luoghi citati: Bruxelles
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